Le pagelle del match
Fulignati 8,5 – Bravissimo ad opporsi agli attaccanti di casa in almeno tre circostanze, e piuttosto pronto anche nelle uscite. La sensazionale vittoria sul terreno della capolista è dunque merito anche dei guantoni e dei riflessi di Andrea. Protagonista.
Šitum 8,5 – Gara di sacrificio, pressoché priva di errori, e ogni tanto di spinta sulla corsia. Proprio in una di tali circostanze, Mario dipinge un traversone che Tommaso Biasci trasforma nel primo goal. Sublime.
Scognamillo 9 – Se i compagni di reparto disputano una partita ai limiti della perfezione, Stefano la raggiunge. Concentratissimo ed agonisticamente cattivo, non sbaglia un intervento o un posizionamento, un passaggio, una diagonale o un tempo nell’uscita, respingendo tutti i tentativi condotti dalle sue parti. Formidabile.
Antonini 8,5 – Una leggera disattenzione nel primo quarto di match rappresenta l’unica piccola macchia di una prestazione per il resto sontuosa, anche perché impreziosita dal punto dello 0-2, allo scadere del primo tempo, su cross dalla bandierina di Jari Vandeputte. Splendido.
Veroli 8,5 – Di gran lunga, la migliore performance da quando indossa la gloriosa casacca del Catanzaro. Si fa un po’ sorprendere, nel primo tempo, in un paio di situazioni che si sviluppano nella sua zona, ma è altrimenti abile ed attentissimo in chiusura in diverse occasioni. Nella ripresa, salva personalmente una rete respingendo il pallone, a Fulignati battuto, sulla linea fatale. Stupefacente.
Sounas 7,5 – Prova robusta e di notevole intelligenza tattica in fase di non possesso. Quando possibile, cerca di rendersi utile anche in quella opposta. Solido.
Petriccione 7 – Si propone sovente come primo riferimento per i compagni in sede di costruzione ed è abbastanza ordinato, anche se non sempre brillantissimo, in regia. Apprezzabile il contributo come schermo dinanzi al pacchetto arretrato, e comunque in sede di interdizione. Scrupoloso.
Verna 7,5 – Partita di lotta a centrocampo, contro avversari del calibro di Estévez, Hernani, Bernabé: tutti calciatori che non hanno bisogno di alcuna presentazione. Luca, correndo e sbuffando, occupando bene gli spazi o chiudendo le linee di passaggio, riesce a limitarne l’estro e le giocate. Prezioso.
Vandeputte 7,5 – Si nota poco in attacco, un po’ perché non ancora in condizioni smaglianti, ma soprattutto perché votato a lavoro di contenimento sulla corsia, ove agisce spesso l’insidiosissimo Man. Tuttavia, è dal suo piede destro che nasce il cross, dalla bandierina del corner, che Antonini, con stacco imperioso, trasforma nel secondo goal. Jari colleziona così il decimo assist in stagione, sistemandosi al primo posto della relativa classifica. Assistman.
Iemmello 7 – Al pari dei compagni, disputa un match di enorme abnegazione, per altro agendo di frequente sulla trequarti difensiva. In avvio di ripresa, avrebbe un’opportunità per iscrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori, ma si fa rimontare da un difensore avversario. Poco dopo, è richiamato in panchina, fra gli applausi dei circa duemila sostenitori giallorossi (voto 10 per loro) giunti a Parma da vari luoghi della Penisola o anche dall’estero. Sacrificato.
Biasci 8,5 – Fa goal, al minuto 11, nell’unica occasione che gli capita in tutto l’incontro. Nella circostanza, sorprende la difesa avversaria muovendosi all’interno di essa come un serpente… oppure, se si preferisce, come una biscia, che rappresenta l’anagramma del cognome di Tommaso. Nomen omen avrebbero forse detto i nostri antenati. Del resto, non tutti gli attaccanti riescono ad andare in doppia cifra, in fatto di segnature, al primo campionato disputato in serie B (una vecchissima apparizione con la maglia del Livorno non fa testo). Un predestinato, appunto. Tornando alla sfida, rete a parte, eccellente il lavoro in sede di pressing e qualche tentativo di attacco degli spazi e della profondità. Gara ottima. Spietato.
Pontisso (dal 63’) 7 – Rileva Jacopo Petriccione e fa legna a centrocampo, provando ogni tanto a cucire il gioco. Equilibrato.
Ambrosino (dal 63’) 7 – Sostituisce Iemmello e si rende protagonista di qualche buon movimento in attacco, ma non è premiato dalla fortuna in un paio di tentativi. Tenace nella lotta su alcuni palloni. Gagliardo.
Oliveri (dal 72’) 7 – Avvicenda Sounas e fa buona guardia sulla corsia di destra, provando talvolta ad aggredire gli spazi lasciati dalla formazione ospitante. Industrioso.
Pompetti (dall’88’) S.V. – Sette minuti, recupero incluso, al posto di Jari Vandeputte. Sufficienti per partecipare alla giornata di gloria per le Aquile, ma non per essere valutato. Ingiudicabile.
Stoppa (dall’88’) S.V. – Un ritaglio nel finale, in luogo di Tommaso Biasci. Ingiudicabile.
Vincenzo Vivarini 9 – Correva la quinta giornata del campionato quando il Parma infieriva sul Catanzaro, per altro ridotto in dieci a causa dell’infortunio di Mario Šitum, a sostituzioni terminate, vittima dell’eccessivo intervento di un avversario. Cinque reti a zero… una punizione eccessiva, anche per quanto si era visto nella prima parte di match. Forse, dopo quella partita, nella mente dei calciatori del Catanzaro, e quindi del loro Mister, ha iniziato a farsi strada l’idea della vendetta (sportiva, ovviamente), da consumare nella gara di ritorno. Questa, però, è soltanto un’ipotesi. Di quelle un po’ romanzesche che talvolta piacciono ai lettori. Di certo, sul terreno del Tardini è scesa una squadra attenta, compatta, votata alla lotta ed al sacrificio, spaventosamente cinica. Segno di una preparazione eccezionale della sfida da parte del tecnico, poi abilissimo a leggerla nel suo svolgimento, con consequenziali correttissime sostituzioni. Maiuscolo.