Il consiglio federale ha approvato il piano strategico della Figc per il calcio italiano. Tutti favorevoli, compresa la Serie A. Si è invece astenuta la Serie B di Balata. Deliberati i principi e i nuovi parametri economici finanziari che rendono più severi gli obblighi dei club, con l’indice di liquidità, l’indicatore di indebitamento e quello costo del lavoro allargato che saranno ammissivi per la Serie B e C, mentre per la A la si è optato per un allineamento verso la disciplina Uefa.
Il presidente Balata si è così espresso: “Abbiamo sollevato criticità sui parametri diversi tra noi e la A in relazione alle società che vengono promosse e retrocedono” ROMA – “É un’astensione costruttiva”. Sono queste le parole di Mauro Balata, presidente della serie B, a margine del consiglio federale nel quale la Lega cadetta si è astenuta nella votazione per l’approvazione del piano strategico della Federcalcio. “Abbiamo sollevato criticità sui parametri diversi tra noi e la A in relazione alle società che vengono promosse e retrocedono. È stato riconosciuto come queste problematiche possano impattare rispetto alle iscrizioni in B e vogliamo capire come opereranno in concreto i criteri e faremo le valutazioni con le nostre associate. Anche la A sa che esiste questo problema”. Balata ha poi sottolineato: “Abbiamo manifestato disagio circa questo cambio di rotta quando i precedenti documenti avevano affermato un principio diverso rendendo tutto omogeneo tra le diverse leghe”