Più che un ingresso ad uno stadio ha tutta l’aria di essere una transumanza, quella che hanno dovuto vivere i tifosi del Catanzaro per varcare l’ingresso dello Stadio “San Vito – Marulla” di Cosenza.
Scene non degne di uno stadio di calcio della Lega di Serie B, spazi angusti e ripidi con il rischio serio e concreto di farsi male. E come chiudere un occhio davanti alle difficoltà incontrate dai quei tifosi che portatori di handicap hanno raggiunto il “San Vito – Marulla”.
Nel 2024 e a fronte di tutte le normative vigenti è assolutamente vergognoso che intere famiglie debbano supplire a tale calvario per assistere ad un evento sportivo. Eppure le regole ci sono, senza volendo andare a scandagliarle a fondo è sufficiente fare ricorso alla circolare dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive che recita:
Accessibilità agli stadi per il gioco del calcio
Meccanismi di semplificazione
2.2 utilizzo Le società sportive sono invitate ad una immediata revisione, in sede di GOS, del sistema di accesso allo stadio, adottando misure organizzative tali da ridurre al massimo i tempi di accesso per i possessori di fidelity card, attraverso i varchi loro riservati.
O ancora all ‘art.4 del DPR 503\96 stabilisce che i progetti relativi agli spazi pubblici e alle opere di urbanizzazione a prevalente fruizione pedonale devono prevedere almeno un percorso accessibile in grado di consentire con l’utilizzo di impianti di sollevamento ove necessario, l’uso dei servizi, le relazioni sociali e la fruizione ambientale anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.
Ed ancora nello specifico il D.M.236\89 si esprime in maniera ancora più dettagliata sulle caratteristiche del percorso pedonale definendo innanzitutto, per la fruizione del marciapiede o del percorso, parametri dimensionali atti a favorire i movimenti della sedia a ruote. I percorsi devono presentare un andamento quanto più possibile semplice e regolare.