Eh no eh, non si fa così. Non è giusto. Non potete farci scegliere una cosa così importante e delicata. È come farci decidere se si vuole più bene a mamma o a papà. Impossibile dirlo, ma bello avere la possibilità di scegliere. “Problemi di abbondanza” potremmo dire, parlando di calcio. Eh già perché da due anni a questa parte stiamo vivendo tante emozioni positive, tanti momenti belli, tanti giorni di gloria e felicità che diventa difficile stabilire il migliore. Così come impossibile scegliere tra due settimane, tra due spazi temporali di sette giorni, così simili per emozioni e intensità da essere entrambi già nel libro della storia giallorossa ma che ci danno la possibilità di scegliere tra due momenti di goduria infinita, che hanno ambedue come coprotagonisti il mese di marzo e le rivali correggionali.
Ma andiamo con ordine.
La prima “settimana da Dio” è quella che va dal 13 al 19 marzo 2023. Tre partite in sette giorni, decisive. Perché benchè il campionato sia già praticamente vinto, manca l’aritmetica e poi c’è un derby col Crotone da onorare. Ogni risultato nella gara dello “Scida” non farebbe cambiare la classifica e non mettere in dubbio la promozione, ma lo scalpo in casa dei cugini – che vedono quella come la gara dell’anno per dare senso a una stagione altrimenti deludente – sarebbe la ciliegina sulla torta dell’annata. Se si pensa, poi, che per decisione cervellotiche i tifosi giallorossi non potranno esserci ecco che il “derby” assume ancora più valore. Così ecco la statale 106 è invasa all’andata per incoraggiare e al ritorno per festeggiare sia l’imbattibilità col Crotone (1-1) sia, in pratica, la promozione benchè manchi ancora la certezza matematica.
Che si avvicina tre giorni dopo grazie al successo in casa col Monterosi. E si dovrebbe concludere in casa della Gelbison dove basta una vittoria per essere in serie B. Il condizionale è d’obbligo anche se per una squadra che non delude mai non ce ne sarebbe bisogno. E infatti, a Salerno davanti a 10mila spettatori catanzaresi, la pratica è archiviata e può partire la festa. Una festa iniziata solo sei giorni prima, caratterizzati da tre gare una più emozionante dell’altra e un bottino di sette punti, sei gol realizzati e uno subito. Il tutto quando ancora la primavera deve fare capolino sul calendario.
Ecco, sembra quasi si stia scrivendo la stretta attualità e invece si parla di quasi un anno fa. Eppure anche la seconda “settimana da Dio” ha più o meno le stesse caratteristiche della prima: il numero di gol fatti appunto e la dimensione stagionale. Ciò che cambia è il numero di punti – ben nove, bottino pieno – e la pesantezza dei successi. In primis perché ottenuti in una categoria superiore e poi perché stavolta il derby è stato vinto e la squadra corregionale è la rivale storica, non già una neonata “nemica” sportiva; esattamente come il Bari, sconfitto nella gara interna delle tre consecutive in sette giorni (ufficialmente nove) non è il Monterosi, ma non vorremmo influenzare il giudizio su quale sia stata la settimana più goduriosa, ma solo raccontare le analogie. Che hanno un’unica, identica, bellissima immagine: il bagno di folla del popolo giallorosso che accoglie la squadra al rientro a casa, che blocca l’autobus, che “costringe” a raggiungere le proprie auto a piedi e tra due ali festanti di folla. Festante per aver visto sul campo una squadra di gladiatori capaci di ottenere grandi vittorie in una sola settimana: il successo a Cittadella, il bis col Bari, lo splendido tris in casa del Cosenza – che veda quella come la gara dell’anno per dare senso a una stagione altrimenti deludente (altra coincidenza) – : tre successi bellissimi, come i gol che li hanno caratterizzati a rendere tutto ancora più indimenticabile.
L’aggettivo che da il titolo alla webserie che racconta le gesta dello scorso campionato, ben si addice anche quest’anno per raccontare un altro splendido torneo, altri grandi vittorie, altri momenti da incastonare nella mente per sempre. Ciò che resta uguale sono gli eroi – con l’aggiunta di qualcuno nuovo – l’entusiasmo, la passione. E dei periodi di tempo, lunghi sette giorni o giù di li, che condensano un anno in una settimana. Anzi, questo Catanzaro dei record ha fatto di più perché in meno di 365 giorni ha fatto si che le settimane storiche siano due, mentre le domeniche, (ma anche i sabato, i venerdì) anche se non consecutive, molto di più. Talmente tante che decretare la migliore è impossibile, ma sicuro a tutti piacerebbe continuare ad avere questo “imbarazzo della scelta”.
SperiAmo di vivere Altre settimAne così, il futuro è nostro, e in quello prossimo spero anche di vedere i corregionali marcire in C e D