Il derby non è ancora iniziato, e prima che passi statisticamente alla storia c’è già materia per essere tramandata ai posteri, quella di una disorganizzazione imbarazzante con un sistema di biglietteria elettronica che sembra essere andato in tilt.
Partiamo però da una considerazione logica, negli ultimi giorni c’è stata la corsa contro il tempo per la riapertura di due tribune dello “Stadio San Vito Marulla”, andata a buon fine. Non si capisce però perché il settore ospiti, ricavato nella parte della “Curva Nord Massimiliano Catena”, con 6.420 posti totali e con 1988 riservati alla tifoseria ospite sia invece stato ridotto alla disponibilità di soltanto 800 tagliandi alla tifoseria catanzarese.
I numeri di cui sopra sono quelli ufficiali comunicati dal Cosenza Calcio attraverso il proprio sito web ufficiale, non c’è nessuna comunicazione preventiva, né della società cosentina né del comune di Cosenza circa le restrizioni imposte sulla limitazione del settore ospiti ad inizio campionato.
Non bisogna essere un genio per capire che la limitazione è invece una “ritorsione” per la gara di andata dove alla tifoseria del Cosenza furono riservati soltanto 750 tagliandi a fronte di una capienza di 2250 posti della “Curva Mammì” dello stadio “Ceravolo” di Catanzaro. C’è però una motivazione valida del perché la disponibilità sia minore alla capienza ed è nell’omologazione del settore per il campionato in corso che prevede appunto 750 biglietti nel caso di gare ritenute a rischio mentre può arrivare a circa 1000 posti per tutte le altre.
C’è poi un altro giallo, quello della prevendita on line sul portale vivaticket (gestore della biglietteria del Cosenza Calcio) annunciata con tanto di comunicato ufficiale e di fatto mai partita. Non è stato possibile fare un solo biglietto, eppure gli 800 tagliandi risultato tutti venduti ma non è finita qui. Fonti degli ambienti sportivi cosentini (ma non ufficiali) hanno diramato la notizia che il totale dei biglietti realmente a disposizione della tifoseria catanzarese siano in realtà 2000 e non 800, affermando che sarebbero stati comprati dai tifosi del Catanzaro sul circuito vivaticket per i settori riservati ai tifosi del Cosenza, fornendo allo stesso tempo dati falsi circa la residenza. Mentre altre fonti cosentine aggiungono che ad essere andato in tilt sia stato il sistema elettronico che non richiedeva neanche l’inserimento della città di residenza.
Tutto questo ha portato la Questura di Cosenza ad emettere un comunicato (LEGGI QUI) che invita i possessori di questi presunti biglietti a richiedere il rimborso. Una situazione davvero grottesca, gestita in maniera altrettanto grottesca e dalla quale ci si aspetta il buon senso di tutti.