La storia di Salvatore Bonavita, 61 anni da Amantea (in provincia di Cosenza) merita di essere racconta dagli arbori della sua passione fino ai giorni nostri.
La sua prima volta al “Ceravolo” fu con alcuni familiari ed amici, arrivati al “Comunale” di Catanzaro per sostenere la Juventus di mister Vycpalek che in campo, tra gli altri, annoverava Causio, Savoldi, Capello e Anastasti. Era il 30 gennaio del 1971, Salvatore era un ragazzo della provincia di Cosenza, ed era la prima volta che metteva piede al “Comunale”, il tempio del calcio calabrese. Ma qualcosa non andò per come doveva andare, Salvatore sentì che quella voglia irrefrenabile di vedere da vicino i calciatori bianconeri non sortiva alcuna emozione, anzi rimase affascinato, colpito e travolto dalla squadra di Seghedoni e quando all’84’ Mammì mise a segno lo storico gol che valse la vittoria del Catanzaro sulla Juventus, lui si ritrovò ad esultare in mezzo ai tifosi juventini e con la sciarpa bianconera sul collo. Il 30 gennaio del 1971 diventò per lui una data indimenticabile, da allora lui e il Catanzaro non si sono mai separati, sempre presente al “Ceravolo” ex “Comunale” e spesso e volentieri in trasferta.
E c’è ancora una data che Salvatore non dimenticherà mai, è quella del 13 aprile del 1990, ha 27 anni, non vuole perdersi per nessuna ragione al mondo la trasferta a Como dove il Catanzaro era impegnato in giorno successivo, perso il treno da Lamezia si avventura sull’autostrada in cerca di un passaggio, ed arrivato allo svincolo di Falerna viene raccolto dal pullman del Catanzaro allenato da Fausto Silipo. A Salvatore non sembra vero, ma non è finita qui, perché il presidente Pino Albano commosso da tanta fede e passione decide che deve essere ospite della società, albergo, ristorante e biglietto dello stadio pagato con tanto di passaggio al ritorno.
Da allora son passati 34 anni, Salvatore Bonavita non è mai mancato ad un appuntamento allo “Stadio Ceravolo”, abbonamento tutti gli anni, al di la dei risultati il Catanzaro si ama!
Il 23 dicembre del 2023, ovvero alla 18ª giornata di questo campionato succede qualcosa che porterà Salvatore, per la prima volta dopo 51 anni a disertare lo “Stadio Ceravolo” per l’ennesima volta, un carro attrezzi sta per portagli via la macchina, dove a detta dello stesso, Salvatore era stato autorizzato a parcheggiare sempre su indicazione di un vigile urbano. Riesce ad evitarlo per caso, si dimentica l’abbonamento in macchina e torna indietro mentre gli addetti alla rimozione stanno per prendergli l’auto.
Non era la prima volta che gli portavano via l’auto come non era la prima volta che al rientro dalla partita trovava la sopresa di un verbale, malgrado, come riferisce lo stesso Salvatore, la stessa non creasse intralcio al traffico. Per lui che per ogni partita si parte da Amantea è la goccia che fa traboccare il vaso. Scrive al sindaco Nicola Fiorita e all’Assessore allo Sport Nunzio Belcaro, restituendo l’abbonamento.
Di seguito la lettera inviata agli amministratori locali: