Difesa a tre (3-5-2) o a quattro (4-4-2)? Antonini al centro della difesa e Petriccione in mezzo al campo? Stoppa in sostituzione di Vandeputte? Tutti interrogativi rimasti senza risposta, Vivarini non ha sciolto le curiosità della stampa ma ha ben chiaro con quale modulo e con quali interpreti affronterà l’Ascoli domani pomeriggio.
È costume del mister non scendere nei dettagli (giustamente), da quando è l’allenatore del Catanzaro nelle dichiarazioni pre match indicazioni precise non ne sono mai arrivate.
Le dichiarazioni odierne però lasciano aperto il campo a tutte le ipotesi che abbiamo formulato in settimana, soprattutto quando sottolinea che e’ in atto una valutazione di un probabile turn over o, come leggerete più avanti, che ora la sua squadra ha risolto alcune lacune.
“Antonini mi ha impressionato positivamente” dichiara Vivarini – non mi aspettavo che entrasse così velocemente nei nostri schemi di gioco soprattutto per quel che riguarda il possesso palla” A chi chiede se sia arrivato anche il momento di Petriccione: “Lo abbiamo voluto a tutti i costi ritenendolo un elemento importante per questa squadra, il suo lavoro in allenamento cresce di giorno in giorno, se gioca domani non so dirvelo ma si candida al ballottaggio per un posto da titolare. Per certo so che chi sarà chiamato a scendere in campo dal primo minuto rappresenterà la scelta giusta, ho una rosa ampia e tutti si giocano il posto soprattutto in quelle occasioni quando c’è da giocarselo come accade domani per l’assenza di Vandeputte”.
“In questo momento – prosegue il tecnico – ho problemi di abbondanza in difesa, supportata anche dalle prove di ottimo livello dei ragazzi, noi avevamo un problema in difesa, saputo e risaputo, quello di mancanza di centimetri in area, con Antonini abbiamo colmato questo vuoto”.
Arriva l’Ascoli, un avversario ostico caratterizzato da un tipo di gioco falloso, ed il Catanzaro ne sa qualcosa perché proprio a “Del Duca” pago l’atteggiamento degli ascolani.
“E’ una squadra che nella gara di andata è stata molto scorretta, ricorrendo anche di frequente ad interruzioni di gioco. Sia chiaro, è tutto lecito è un loro diritto praticare un certo tipo di calcio, a volte anche aiutato da un certo tipo di arbitraggio, spero che questo non possa ripetersi domani, per quello che mi riguarda noi non lo permetteremo, siamo una squadra che gioca al calcio e che dal terreno di gioco è sempre uscita, nelle sconfitte e nelle vittorie portando rispetto agli avversari”.
Battendo l’Ascoli il Catanzaro toccherebbe quota 38 punti quanti ne servono attualmente per considerarsi virtualmente salvi. Lo avrebbe detto ad inizio campionato che la salvezza del Catanzaro potesse arrivare con così largo anticipo, con 14 giornate ancora da giocare?
“Prima dobbiamo battere l’Ascoli, questo campionato è difficile ed insidioso e ad ogni modo sinceramente lo speravo che si potesse arrivare in porto con largo anticipo, conosco il valore dei ragazzi e della squadra con tutto il lavoro che abbiamo fatto e continueremo a fare stando sempre sul pezzo perché il campionato è ancora lungo”.