“Dimmi cos’è che ci fa sentire uniti anche se non ci conosciamo?”. I versi, celeberrimi, di Antonello Venditti non sono stati ascoltati a Sanremo ma nella settimana del Festival sono perfetti per descrivere la storia che stiamo per narrarvi. Anche perché pure la musica ci fa sentire uniti anche se non ci conosciamo, esattamente come il calcio, a cui fa chiaro riferimento il buon Antonello.
Calcio e musica insomma, le due passioni che più di tutte uniscono gente estranea ma anche amici, parenti. E concittadini.
Così capita che nella sala stampa del Festival di Sanremo, Marco Trocino, conduttore radiofonico della storica emittente di Soverato, Rvs, Radio Valentina, scruti un volto conosciuto fra i lavoratori della Rai. È Andrea, un ragazzo anche lui nato e cresciuto sui tre colli, e così attaccare bottone è inevitabile. Così come inevitabile, dopo quattro chiacchiere sulla kermesse canora, parlare di calcio e del Catanzaro. Basta un attimo, una scintilla e la passione esce fuori. E con essa una bandiera giallorossa, rigorosamente messa in valigia da domenica scorsa, sventolata dalla station manager dell’emittente catanzarese Lucy Teti davanti ai tantissimi giornalisti nazionali ed esteri presenti in sala stampa.
Tra curiosità e video così la mattinata sanremese viene animata dal Catanzaro e dalla passione dei suoi tifosi che viaggiano sempre con un vessillo nel bagaglio perché l’orgoglio di quei colori – che poi sono gli stessi della città del cuore – va mostrato sempre e a tutti. Peccato solo che in quel momento non ci fossero i Ricchi e Poveri: un coretto con dedica ai cugini cosentini su una loro celebre canzone sarebbe anche potuto partire. E allora, a queste latitudini, avrebbe fatto parlare più del balletto di John Travolta. In attesa del match con l’Ascoli, per il quale è già alta la febbre del sabato…pomeriggio.