Match clou al “Ceravolo” in scena Catanzaro – Palermo rispettivamente settima in classifica a quota 33 e sesta a quota 35, un sorpasso avvenuto proprio nell’ultima giornata, dove il Palermo ha strapazzato il Modena (4-2) ed il Catanzaro è uscito malconcio sul neutro di Piacenza contro la Feralpisalò (0-3).
Da un lato il Palermo che ha una rosa del doppio del valore economico, partito con ambizioni di altissima classifica ha dovuto lavorare parecchio per venire fuori da una situazione che stava per togliere il sonno al tecnico Corini. Dall’altro lato un Catanzaro autentica rivelazione di questo campionato ma che nelle ultime giornate ha lasciato a desiderare sia sul piano del gioco che nei risultati.
Un impegno difficile per Vivarini e i suoi ragazzi, ma è un impegno, che calza a pennello!
Avete capito proprio bene, è il pensiero dello stesso tecnico delle Aquile, che non si nasconde ma affronta a viso aperto la delicata situazione trovando proprio negli avversari siciliani il match adatto al Catanzaro.
“E’ un impegno difficile, ma che cade nel momento giusto – sottolinea Vivarini – noi abbiamo bisogno di ritrovarci come squadra, nello spirito, nelle motivazioni e tornare a giocare come sappiamo”.
Ed il tecnico non ha tutti i torti, un avversario sulla carta più abbordabile sarebbe forse stato fine a sè stesso, ma affrontare una grande squadra come il Palermo può servire a riprendersi quell’autostima che bisogna recuperare in fretta.
“Ci siamo resi conto – prosegue – di quelle che sono state le nostre mancanze, abbiamo preso consapevolezza del momento e dei relativi problemi, rendendoci conto di quali sono stati gli abbassamenti nell’affrontare il match di Piacenza. E l’impegno contro il Palermo cade nel momento giusto per farci capire se dalle sconfitte abbiamo imparato la lezione. Ci dobbiamo ritrovare in quelle caratteristiche e qualità che ci hanno permesso di fare un buon campionato. Non ci sono alibi”.
Il tecnico ha ben chiara la sua squadra evidenziando anche un altro aspetto: “Durante la gara non ci possiamo concedere cali di tensioni. Lo abbiamo fatto contro il Lecco assistendo a due partite dentro una, con squadre come il Palermo non ce lo possiamo permettere”.
Del match saranno anche i due nuovi acquisti, il difensore Antonini ed il centrocampista Petriccione, con ogni probabilità non partiranno dal primo minuto, ma come evidenziato dallo stesso tecnico sono due acquisti di spessore: “Petriccione è un giocatore che ho sempre voluto, anche quando ero ad Ascoli, lo ritengo un giocatore di spessore che ci dà qualità, carattere e personalità”. Stesso discorso per Antonini, che potrebbe anche portare qualche assettato tattico diverso, ma non nell’immediato perché su questo il tecnico delle Aquile ha le idee molto chiare: “Antonini è un giocatore che lo abbiamo scelto perché corrisponde alle caratteristiche del nostro gioco, cambiare assetto tattico non è nei miei programmi, questa è la struttura giusta che ci ha dato tante soddisfazioni e sulla quale continueremo a lavorare”.
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