È stato il Catanzaro più bello di sempre, in assoluto. Capace di un ritorno in Serie B dopo ben 17 anni e a suon di record. Quello di Vivarini è stato anche l’unico Catanzaro capace di risolvere l’equazione spazio-tempo dove il tempo si era incastrato in uno spazio che calcisticamente ci fatto vivere di soli ricordi per un lungo trentennio disperdendo il patrimonio di tifo di cui questo Club poteva vantarsi.
La lunga e vittoriosa corsa in Campionato e la conquista della Super Coppa Italiana di Lega hanno ricongiunto il Club al suo popolo, capace, come Iemmello e compagni, a stabilire record e spettacolo in tutti gli stadi, e che in sole 48 ore a disposizione sono riusciti divorare i diecimila tagliandi per la trasferta sul neutro di Salerno contro la Gelbison che di fatto ha sancito la matematica promozione in Serie B con ben 5 turni di anticipo.
E il debutto in Serie B non poteva essere migliore, 30 punti al giro di boa sono un grande bottino per una neopromossa che va a collocarsi in settima posizione, posizione che, se fosse mantenuta fino alla fine del torneo, spalancherebbe l’accesso ai quarti di finale dei play off per la Serie A. Il solo pronunciare la massima Serie del calcio italiano mette i brividi, perché malgrado il lungo trentennio di anonimato in Serie C il Catanzaro la sua Serie A l’ha giocata per 7 campionati.
Un settimo posto che poteva essere molto di più, addirittura poteva essere un secondo posto in solitaria se non fossero arrivate le tre brutte sconfitte negli ultimi tre impegni del 2023. Tre sconfitte che al tecnico ed alla società danno spunto di riflessione per dove andare a mettere le mani su un organico che si è dimostrato incompleto ma soprattutto ha evidenziato come questa squadra sia Iemmello dipendente, con il bomber e capitano delle Aquile che nelle tre sconfitte è stato fuori per infortunio e con un Donnarumma che avrebbe dovuto essere la sua spalla ma che ha a malapena collezionato 7 presenze.
C’è chi sostiene che con due ulteriori acquisti nella sessione estiva di calciomercato questo Catanzaro avrebbe fatto ancora meglio, sicuramente è così, quale squadra non farebbe di più di quanto ha fatto se avesse avuto più frecce di qualità a disposizione nell’arco del tecnico. C’è però da non perdere di vista quelli che sono gli obiettivi dichiarati, ovvero una salvezza tranquilla e che oggi pone il club a più 10 punti dalla sedicesima posizione, ovvero quella che consente di evitare la retrocessione in Serie C giocandosela attraverso i play out. Posizione che è occupata dal Lecco che sarà proprio il prossimo avversario del Catanzaro il 12 gennaio al “Ceravolo” alla ripresa del campionato. E guai a pensare che sia un impegno facile.
Tre sconfitte che a qualcuno hanno anche fatto storcere il naso che sia stato un calcio mercato estivo scadente, noi non siamo di questo avviso, ovviamente non tutto è andato come doveva andare, dei nuovi arrivi qualcuno ha deluso le aspettative, chi per ragioni tecniche chi caratterialmente non ha dimostrato di avere la tempra da Serie B. Il mercato invernale porterà i correttivi, e qui sarà interessante capire se gli sviluppi saranno approntati anche in ottica futura iniziando a costruire già da adesso il Catanzaro che verrà, così come avvenne con il calcio mercato invernale del 2022 dove si buttarono le basi per quella squadra che l’anno successivo dominò raccogliendo record e gloria. Ovviamente con le dovute proporzioni perché, se in Serie C il Catanzaro aveva l’obbligo di vincere il campionato, ora ha l’esigenza di un consolidamento graduale che riesca a incastrare nel giro di due / tre anni quegli elementi capaci a dare continuità ed affidabilità per poter ambire a qualcosa di ancora più importante.
Intanto il 2024 darà al Catanzaro un altro primato, indipendentemente dal campionato che andrà a disputare nell’edizione 2024-2025, il primato è quello della squadra calabrese con il più alto numero di punti nella tradizione sportiva del calcio italiano. Ad oggi il primato è condiviso da Catanzaro e Reggina a quota 417 punti, segue il Cosenza a 349 e molto distaccato il Crotone a 277.
Cominciamo a rimettere in ordine le cose, così come devono essere.
Grazie Catanzaro, Buon Anno!