Il Pisa controlla il gioco ma vince il Catanzaro che capitalizza le occasioni create. Apre le marcature Ambrosino, sfortunata autorete di Marin. Katseris sempre più determinante.
FORMAZIONI
Catanzaro 4-4-2: Fulignati, Krajnc Brighenti Scognamillo Katseris, Vandeputte Ghion Pompetti Sounas, Biasci Iemmello. All. Vivarini
Pisa 4-2-3-1: Nicolas, Beruatto Canestrelli Hermannsson Esteves, Marin Piccinini, Mlakar Valoti Tramoni, Gliozzi. All. Aquilani
PRIMO TEMPO EQUILIBRATO
Entrambe le squadre hanno come principio di gioco il controllo della sfera e quindi fondamentalmente di decidere i ritmi del match. Gli ospiti controllano maggiormente il possesso palla ma è il Catanzaro a costruire più occasioni da rete. La migliore chance capita sui piedi di Gliozzi che servito da Tramoni impegna severamente Fulignati.
Con due linee di difesa molto ben schierate dietro la palla non è stato facile aver ragione dell’avversario. Ne hanno fatto le spese i giocatori abituati a muoversi fra le linee, Valoti e Iemmello su tutti. Spazi stretti, tempi di gioco ridotti all’osso e linee di passaggio così strette da esigere giocate rapide e terribilmente precise. Le due fasi difensive hanno prevalso dimostrando la bontà dei concetti che accomunano le squadre di Vivarini e Aquilani.
I giallorossi hanno provato a colpire di rimessa innescando Sounas e Katseris sulla corsia destra. Da qui sono nate le migliori occasioni che Biasci non è riuscito a capitalizzare. Si è visto anche Vandeputte tagliare il campo e sfondare a destra con un bel traversone.
I neroazzurri hanno fatto più fatica a farsi vedere sotto porta. L’occasione capitata sui piedi di Gliozzi è nata da una felice intuizione del terzino destro Esteves, che ha trovato il modo di tagliare trasversalmente e condurre la sfera portando superiorità numerica in mezzo al campo. Un possesso e una trasmissione che però nel corso della prima frazione di gioco si è sempre infranto sul muro giallorosso tranne che nell’occasione sopra descritta. Katseris da par suo ha tentato qualche sortita simile, ma senza trovare il necessario coordinamento dei movimenti senza palla dei compagni. Sicuramente qualcosa da rivedere.
Il quartetto di centrocampo è rimasto in perfetto equilibrio. Ghion e Pompetti da una parte, Marin e Piccinini dall’altra si sono equivalsi trovando gli stessi corridoi in fase di sviluppo e gli stessi spazi intasati in fase di rifinitura.
LE AQUILE DECOLLANO
C’è voluto il miglior Ambrosino di stagione per sbloccare l’inerzia di un match che sembrava destinato a sbloccarsi su palla inattiva oppure a restare inchiodato sul risultato di parità. Finalmente il giovane attaccante giallorosso è riuscito a coronare una bella prestazione entrando subito in partita e trovando una bellissima realizzazione.
L’azione del vantaggio giallorosso nasce dall’ennesima ripartenza di Katseris che ha un passo decisamente diverso rispetto ai compagni e finisce per crossare lungo senza che Biasci riesca ad arrivarci. Sul secondo palo però fa in tempo ad arrivare Vandeputte che non ci pensa due volte e di prima rimette la palla in mezzo. Ambrosino si muove come un attaccante navigato, la piazza d’istinto col piatto sinistro dove il portiere non ha il tempo di arrivarci. L’estremo difensore del Pisa non ha nemmeno il tempo di pensarla una giocata così, è il Catanzaro di quest’anno. Una squadra che non finisce mai di stupire.
I cambi non incidono sugli equilibri tattici che restano immutati con Arena e Moreo a prendere il posto di un Valoti completamente isolato e un Gliozzi troppo poco servito. Entra in campo anche Barbieri che prende il posto di Beruatto ma si posiziona a destra, cosi Esteves inizia un’altra partita. Dalla corsia sinistra il talentuoso difensore neroazzurro guadagna facilmente la mediana e guida l’assedio al fortino giallorosso.
C’è spazio anche per il secondo gol, che arriva in contropiede e questa volta la ripartenza premia i giallorossi. Katseris riceve e s’invola a una velocità pazzesca, il controllo è perfetto, la traiettoria verso la porta ideale, la botta potentissima ma Nicolas respinge. La palla carambola sull’ex Marin e si deposita in rete per la gioia del giovane greco giallorosso che risponde con una bella prestazione alle sirene di mercato.
I minuti finali servono al Catanzaro per mettersi alla prova, per alzare il muro difensivo e fare i conti con un campionato in cui si arriverà a cedere anche il 65% di possesso palla, ma con la consapevolezza di poter portare a casa risultati e punti importanti. La trasformazione dei giallorossi passa anche da questa capacità di adattarsi alla categoria ed esprimere il meglio di sé.