Il Catanzaro s’impone al Barbera con un gol per tempo. Iemmello sblocca allo scadere, Biasci raddoppia a inizio ripresa, poi i giallorossi potrebbero chiudere i conti ma sciupano diverse occasioni e finiscono per subire il ritorno del Palermo che accorcia con Stulac. Un super Fulignati mette il sigillo all’ennesima convincente vittoria dei giallorossi.
FORMAZIONI
Palermo 3-4-2-1: Pigliacelli, Marconi Lucioni Mateju, Lund Gomes Segre Buttaro, Mancuso Di Mariano, Brunori. All. Corini
Catanzaro 4-4-2: Fulignati, Veroli Brighenti Scognamillo Katseris, Vandeputte Ghion Pompetti Sounas, Biasci Iemmello. All. Vivarini
DOMINIO GIALLOROSSO
Il Palermo ha provato a fare la partita, ma sono bastati una decina di minuti per capire che era invece il Catanzaro ad aver maggiore lucidità ed espressione di gioco. La dinamicità di movimento di Pompetti e Ghion consentiva un’uscita dal basso comoda e sufficientemente rapida da innescare la palla centrale per Iemmello piuttosto che la palla in profondità per Vandeputte oppure Katseris.
La vivacità di Pompetti e Ghion in mezzo al campo trasmette tantissima fiducia sulla solidità della mediana giallorossa. Brighenti e Scognamillo possono dettare il primo passaggio con la consueta sicurezza che manifestano anche quando Brunori e compagni alzano la pressione. I giallorossi si prodigano nel loro disinvolto palleggio che fa viaggiare la sfera da destra a sinistra, poi si cerca la verticale. Il Palermo tiene alti i due mediani in fase di non possesso facendosi trovare scoperto fra le linee.
La variante di modulo si basa su una linea difensiva a quattro che in fase di possesso diventa a tre, con il giovane greco che si sgancia in avanti portando Sounas in mezzo al campo a ricevere fra le linee alle spalle di Gomes e Segre in pressione alta sui centrocampisti giallorossi. Proprio la fase di pressione iniziale dei rosanero ha messo in evidenza la facilità di uscita dal basso del Catanzaro, che ha trovato agevolmente la profondità sfruttando i movimenti di Pompetti e Ghion in linea davanti la difesa.
Se il palleggio dei giallorossi è rimasto sempre su standard elevati, la fluidità di sviluppo della manovra è cresciuta più lentamente. All’intensità di gioco infruttuosa del Palermo ha risposto la lucidità di sviluppo del Catanzaro che ha trovato la giocata verticale a superare l’ultima linea di difesa.
Katseris sulla corsia destra è stata un’autentica spina nel fianco per la difesa del Palermo. Vince il duello con Lund sul piano della velocità e dimostra un’ottima intesa con Sounas. Pregevoli alcuni uno-due rapidi con il connazionale che lancia il giovane in maglia 77 nell’uno contro uno per superare l’avversario. Lo stesso Katseris sciupa una grossa chance (manco a dirlo assist di Sounas), ma molti meriti sono del portiere. A sugellare la prestazione aggiunge anche la buona fase difensiva su Mancuso, che anticipa il difensore giallorosso in un’unica occasione.
A sinistra Veroli è stato pressocché perfetto nella marcatura contenendo Di Mariano, con buon senso della posizione sulle palle inattive, decisamente concreto quando c’era da spazzar via palla. Alla fase di spinta ci ha pensato Vandeputte che aveva un passo decisamente migliore di Buttaro e Mateju. Nello score del belga annoveriamo l’aver innescato l’azione del primo gol, suggerito il passaggio per il secondo gol e colpito un palo.
Se a questo aggiungiamo i due giganti in difesa e i due gemelli del gol in avanti scopriamo quanto sia ben messo in campo il Catanzaro. Una squadra che gioca bene a calcio e si diverte.
Nella ripresa il Catanzaro ha trovato il raddoppio con Biasci, al termine di una ripartenza innescata da una felice intuizione di Vandeputte. Il belga nell’occasione si trovava sulla corsia destra come ormai ci ha abituati a tagliare trasversalmente il campo portandosi sul lato opposto in base alla situazione di gioco. Anche Katseris ha iniziato a far vedere qualche movimento da fluidificante portando palla verso la corsia sinistra del campo.
I padroni di casa hanno accusato il colpo e rischiato di subire anche il terzo gol, poi nel finale la rete di Stulac ha riacceso le speranze costringendo gli ospiti a un lungo e sofferto recupero. Superlativo Fulignati, ha salvato il risultato in almeno due occasioni.
Grande Impresa!!! Avevo visto il Palermo 2/3 volte e sapevo che potevamo metterlo in difficoltà perché sono molto approssimativi tatticamente, temevo però la loro carica perché dopo aver speso 10,5 milioni di cartellini e 18 milioni di monte ingaggi, il Palermo ieri non poteva sbagliare. Infine mi chiedevo: ma dove sono finiti i palermitani e i baresi che un paio d’anni fa ROMPEVANO IL CAZZO sul vecchio sito?