Le pagelle del match
Fulignati 6 – Spiazzato dal calcio di rigore dell’avversario Verdi, dopo sei minuti di gioco, non è costretto agli straordinari nel proseguimento del match, durante il quale, in alcune circostanze, manifesta straordinarie capacità nel gioco con i piedi. Innocente.
Katseris 4 – Poca spinta sulla corsia, sulla quale, durante il non possesso, difende con discutibile efficacia. Inoltre, Panos è responsabile del fallo di mani che costa il penalty in avvio di gara. Prestazione insufficiente, da dimenticare in fretta. Impacciato.
Scognamillo 7 – Vigoroso ed agonisticamente cattivo, concede davvero poco agli attaccanti opposti. In particolare, prodigioso, nella ripresa, un intervento in scivolata in piena area di rigore, comunque successivo ad un personale errore a centrocampo. In precedenza, non fortunato in una conclusione da circa venticinque metri. Gagliardo.
Brighenti 6 – Si disimpegna bene dietro, ovviando con l’esperienza alla fisicità o alla rapidità di un paio di avversari (Gabrielloni e Chaija). Durante la costruzione dal basso, è messo più volte in difficoltà dal pressing altissimo dei padroni di casa. Sostituito nel finale, dopo un brutto intervento ai suoi danni. Caparbio.
Veroli 5 – Un forte passo indietro rispetto alla convincente prestazione di sette giorni prima. Patisce di frequente le veloci incursioni nella sua zona, ed è troppo morbido nel consentire il cross da cui nasce il calcio di rigore in favore della squadra lariana. Qualche discreta operazione difensiva lo salva da sonora bocciatura. Leggero.
Brignola 4 – Rimane sul terreno di gioco per settantaquattro minuti, durante i quali mai riesce a rendersi realmente pericoloso in attacco o utile in difesa. A rendere ancor più negativa la prestazione, la mancanza di movimenti validi a favorire le progressioni di Katseris, con cui manca totalmente l’intesa. Disastroso.
Ghion 5,5 – Nel primo tempo, è piuttosto in sofferenza al cospetto del ritmo altissimo imposto dai padroni di casa. Un po’ meglio nel secondo, quando il Como abbassa un po’ l’intensità, ed il giovane centrocampista può dar sfogo a qualche apprezzabile progetto personale, oppure far sentire i muscoli in sede d’interdizione. Ondeggiante.
Verna 5 – Prova generosamente a portare intensità ed equilibrio in mediana, a tratti un pizzico di qualità, ma quasi sempre è preso in mezzo o aggredito efficacemente dagli avversari. Incolore.
Vandeputte 5,5 – Qualche interessante accelerazione a sinistra ed un personale tentativo, da posizione decentrata, frustrato dal portiere di casa. Di là di tali episodiche situazioni, è contenuto dall’attentissima e robusta retroguardia opposta. Appannato.
Iemmello 5 – Poco attivo come prima punta, sovente impreciso come trequartista, in difficoltà nella ripulitura di qualche pallone. In sintesi, partita non all’altezza dei suoi standard di rendimento. Indistinto.
Biasci 5 – Rari lampi all’interno di una performance, nel complesso, poco convincente ed a tratti addirittura approssimativa. Grigio.
Pompetti (dal 62’) 6,5 – Subentra a Verna, portando maggiori qualità e dinamismo alla mediana delle Aquile. Prova alcune soluzioni sul lungo, e sfiora il goal del pareggio con un calcio di punizione che chiama agli straordinari l’estremo avversario. Persuasivo.
Stoppa (dal 62’) 6,25 – Rileva Biasci, mettendo in evidenza corsa e grinta. Non risultano sufficienti, purtroppo, per riportare la gara in equilibrio, ma lo spezzone del numero 14 va valutato con ampia sufficienza. Esuberante.
Ambrosino (dal 74’) 5 – Avvicenda Brignola, ma non incide, allineando la sua prestazione a quella di diversi compagni di squadra. Da rivedere quando il Catanzaro sarà in giornata migliore. Si spera presto. Rimandato.
D’Andrea e Donnarumma (dall’81’) S.V. – Sul terreno di gioco al posto, rispettivamente, del claudicante Brighenti e del capitano Iemmello. Il loro spezzone è troppo breve per poterli valutare. Ingiudicabili.
Vincenzo Vivarini 5 – Solleva qualche perplessità nelle scelte iniziali di formazione. Alcuni calciatori, per caratteristiche, e forse condizioni, non erano probabilmente i più adatti ad affrontare la sfida. Nel corso di questa, non appare lucido nella relativa lettura, effettuando sostituzioni piuttosto tardive. Confuso.