Decide il match un calcio di rigore concesso ai lariani dopo appena 6’ minuti, ma attribuire la sconfitta all’episodio sarebbe ingeneroso. Ha vinto la squadra che ha dimostrato più fame, ha vinto la squadra che ha saputo creare di più e suona davvero strano che il Catanzaro sceso oggi in campo al “Senigaglia” lo abbia fatto senza saper imporre la propria personalità. Un merito in più per il Como che ha avuto la meglio contro un Catanzaro davvero sottotono.
Due le novità proposte da Vivarini, rispetto al match vinto contro la Feralpisalò, dal primo minuto schiera Brignola e Biasci in sostituzione rispettivamente di Sounas e Donnarumma. Due cambi anche per Moreno Longo nelle file del suo Como, dentro Kone e Gabrielloni in sostituzione di Abildgaard e Baselli rispetto all’ultimo impegno perso in casa del Parma, con un cambio di modulo passando dal 3-4-2-1 ad un 3-4-1-2 con Gabrielloni che va a costituire il tandem di attacco in compagnia di Cutrone.
Le due squadre arrivano all’appuntamento del “Senigaglia” con umori opposti, ottimo quello dei giallorossi reduci da tre vittorie consecutive, sottotono quello de lariani che negli ultimi tre impegni hanno conquistato un solo punto in virtù di un pareggio e due sconfitte consecutive. A sostenere la squadra catanzarese oltre 1500 sostenitori.
E sono i padroni di casa a partire forte, al quinto minuto guadagnano un calcio di rigore per un fallo di mano di Katseris che nell’anticipare Ioannou arriva scoordinato e va al colpire la sfera calciatala da uno spiovente in area calciato di Verdi. Dagli undici metri si presenta lo stesso Verdi che con freddezza batte Fulignati.
Il vantaggio galvanizza i lariani che sulle ali dell’entusiasmo per il vantaggio vanno vicino al raddoppio al 12’ con Curto.
E il Catanzaro soffre, non riesce a scuotersi dall’immediato vantaggio dei padroni di casa, che vanno a pressare alti togliendo di fatto quella costruzione dal basso che è una delle maggiori qualità dei ragazzi di Vivarini che riescono a creare il primo pericolo al 20’ quando Vandeputte servito da Brignola mette una palla al centro colpita dal difensore Curto che va ad impegnare il proprio portiere che riesce comunque a bloccare.
Al 32’ brivido per il Catanzaro, dalla destra è sempre Verdi a creare spunti pericolosi ed ancora una volta con uno spiovente in area che va a scavalcare la retroguardia giallorossa, infilata anche da Gabrielloni che aggancia a tu per tu con Fulignati, ma è provvidenziale il recupero di Brighenti che riesce a mandare la palla in angolo.
Tre minuti dopo ci prova Kone con un fendente scagliato d Kone da lunga distanza ma la palla è centrale e facile preda di Fulignati. Prova a reagire il Catanzaro al 36’ con Ghion da limite dell’area che calcia in porta con palla che termina di poco a lato. È un botta e risposta tra Como e Catanzaro con una gara che è salita di tono e al 38’ ci provano ancora i padroni di casa con Cutrone, servito a limite dell’area da Gabrielloni, calcia di prima intenzione con la palla che anche questa volta termina di poco a lato.
Al 42’ rischia sbandare il Catanzaro con Gabrielloni sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Fulignati colpisce di testa con la palla che termina fuori, gol del raddoppio letteralmente divorato.
Si chiude il primo tempo di una partita dai ritmi alti, che ha visto il Catanzaro in difficoltà, ha faticato molto a costruire soffrendo il pressing alto dei comaschi che è riuscito a togliere alle aquile il predominio del possesso palla non riuscendo ad imbastire il proprio gioco partendo dal basso. Ma a mettere maggiormente in difficoltà il Catanzaro sono stati gli spioventi in area calciati in area da Verdi dalla destra e Cassandro dalla sinistra.
La ripresa si apre con un Catanzaro che sembra più volenteroso, riesce a tenere di più la palla provando ad imbastire l’azione per trovare il gol del pareggio, ma dopo sei minuti è ancora il Como a rendersi pericoloso al 52’ è sempre Gabrielloni a sfiorare il gol del raddoppio, ed ancor una volta di testa quando va a colpire la palla calciata da Cassandro spendendola di un soffio a lato. E oggi come non mai il Catanzaro sembra soffrire in particolar modo quando l’avversario si rende pericoloso, va in confusione commettendo errori a ripetizione come nel caso di Vandeputte che al 53’ favorisce Ioannou che di sinistro spreca a lato.
Dal pericolo corso alla reazione che arriva al 55’con Iemmello che serve in profondità Vandeputte che può battere a rete ma viene fermato sul momento più bello da un intervento di Odenthal che libera in angolo.
Al 60’ l’occasione più ghiotta per il Catanzaro di pervenire al pareggio, Vandeputte lancia per Biasci che da posizione defilata serve Iemmello che di piatto tira di prima intenzione, palla ribattuta da Curto che sfila sulla destra dove si fionda Katseris che batte a rete e palla che termina do poco a lato dando l’impressione della rete del pareggio.
Moreno e Vivarini hanno bisogno di forze fresche, nelle file del Catanzaro entrano Stoppa e Pompetti rispettivamente per Biasci e Verna, nel Como tocca a Chajia e Iovine vanno andare a sostituire Cassandro e Gabrielloni.
Due minuti dopo potrebbe calare il sipario sul match, con Cutrone che va ad insaccare su assist del neo entrato Chaja, ma l’assistente annulla per evidente posizione di fuorigioco.
Al 76’ è Scognamillo a tentare la via della rete calciando da 30 metri, su pallone si accartoccia Semper bloccando la sfera.
Si esaurisce qui il match di oggi del Catanzaro, a nulla valgono gli innesti di Ambrosino e D’Andrea arrivati all’80’ su una partita che era destino che oggi andasse così.
Catanzaro (4-4-2): Fulignati – Katseris, Scognamillo, Brighenti (D’Andrea dall’80’), Veroli – Brignola (Ambrosino dal 73), Ghion, Verna (Pompetti dal 60’) , Vandeputte – Biasci (Stoppa dal 60), Iemmello (Donnarumma all’80’). A disp.: Sala, Krastev, Krajnc, Miranda, Oliveri, Pompetti, Pontisso, Sounas, Stoppa, Ambrosino, D’Andrea, Donnarumma.
Allenatore: Vincenzo Vivarini
Como (3-4-1-2=: Semper – Curto (Kerrigan dal 74’), Odenthal, Barba – Cassandro (Iovine dal 60’), Kone (Cunha dal 79’), Bellemo, Ioannou – Verdi (Baselli dall’89’) – Cutrone, Gabrielloni (Chajia dal 60’). A disp.: Vigorito, Iovine, Solini, Scaglia, Sala, Kerrigan, Arrigoni, Baselli, Chajia, da Cunha, Mustapha, Cerri.
Allenatore: Moreno Longo
Marcatori: 6’ Verdi (Rig)
Ammoniti: Curto al 24’, Ioannou all’83’, Baselli al 92’, Chajia al 94’
Arbitro: Davide Di Marco
Assistenti: Vittorio Di Gioia – Francesco Cortese
Quarto uomo: Eugenio Scarpa
Var: Daniele Paterna
Avar: Matteo Gualtieri