Analisi tecnico/ tattica
Le aquile sbancano anche Bolzano e volano alte in classifica, Iemmello ruba la scena.
FORMAZIONI
Sud Tirol 4-4-2: Poluzzi, Davi Cuomo Masiello Giorgini, Ciervo Tait Broh Rover, Lunetta Odogwu. All. Bisoli.
Catanzaro 4-4-2: Fulignati, Krajnc Scognamillo Brighenti Katseris, Vandeputte Ghion Verna Brignola, Biasci Iemmello. All. Vivarini
AD ARMI PARI, ANZI NO
Che sarebbe stata una partita non troppo generosa di emozioni era preventivato, ma che ne venisse fuori un incontro anche gradevole era difficilmente auspicabile. A detta del proprio allenatore, la crescita del Sud Tirol si misurerà sulla capacità di essere propositivi prendendosi magari qualche rischio.
E in effetti il Sud Tirol almeno inizialmente ha cercato di fare la partita, provando a essere qualcosa di più di una squadra che bada a non prenderle. Il Catanzaro dal canto suo ci ha messo qualche minuto a carburare, aspettando l’avversario e cercando di colpire con qualche rapida transizione.
Molto presto il match è cambiato, sono bastati un tiro di Vandeputte e una mezza ripartenza per mettere i brividi alla retroguardia del Sud Tirol che dopo 10 minuti aveva già abbassato il baricentro. In fase di non possesso la prima pressione voluta da Bisoli si è dimostrata efficace fin tanto che è servita a isolare i due attaccanti. Infatti sia Verna che Ghion erano costretti ad abbassarsi per offrire linee di passaggio che si faceva fatica a trovare e questo comprometteva la sottofase di sviluppo che si arenava nel momento in cui chi riceveva palla non aveva spazio e tempo di girarsi.
Non trovando gioco fra le linee il Catanzaro ha provato a sfondare sulla corsia destra, dove Katseris inizia ad accendere più di qualche riflettore sulle sue capacità tecniche. Un paio di stop a seguire molto intelligenti, le solite sovrapposizioni e cross tesi, qualche tentativo di uno contro uno andato male. Dire che Rover è apparso in grave imbarazzo sarebbe un eufemismo, Davi ha invece retto decisamente meglio l’onda d’urto del greco classe 2001.
Per uscire dal basso i giallorossi erano costretti ad abbassare entrambi i centrocampisti centrali per poi aprire velocemente sul braccetto sinistro con Krajnc oppure quello destro con Scognamillo. A sinistra si cerca verticalmente Vandeputte che viene in mezzo al campo mentre Biasci si allarga per portare via l’uomo. La catena di sinistra funziona perché Jari è più rapido del difensore nel fare il movimento ad accentrarsi e portarsi la palla sul destro. Anche se coperto, il compagno sa che Jari aggredirà lo spazio con quel movimento orizzontale. A sinistra si vedono meno sovrapposizioni perché sulla corsia destra c’è un Katseris in più che si fa tutta la fascia, ma l’efficacia della manovra è altrettanto valida.
IL GOL
Brighenti, Verna, Scognamillo, Verna, Iemmello gol. Al 42esimo il Catanzaro sfonda centralmente con il centrale che costruisce dal basso con la solita passeggiatina aspettando che Verna venga incontro. Lo scarico per Scognamillo è repentino, serve a tagliare fuori la prima linea di pressione e puntare verso la porta. Verna invece punta dritto per Iemmello che riceve fra le linee come il più classico dei falsi nueve, Cuomo non rompe la linea e allora il 9 giallorosso fa ciò che sa fare meglio: inquadra la porta e tira giù lo stadio.
Insieme al Druso esplode anche il buon Bisoli che per tutto il primo tempo ha coordinato la fase di pressione richiamando la linea mediana per alzare i ritmi e non concedere troppo spazio. Tuttavia Tait e compagni con il passare dei minuti avevano gradualmente abbassato il baricentro perché la capacità di palleggio del Catanzaro è davvero tosta. Di contro la spinta offensiva dei padroni di casa è stata appena abbozzata, tant’è che Fulignati correrà un unico serio pericolo per tutti i 90 minuti con la conclusione ravvicinata di Cisco.
Il Catanzaro gioca e si diverte, Iemmello decide di rubare la scena con due colpi di tacco che mandano in porta Stoppa. Il giovane attaccante giallorosso prima prova il tiro a giro fuori di un soffio, poi viene anticipato all’ultimo istante da Masiello. Due gol che quasi sicuramente gli costeranno una cena, ma che in fin dei conti sono solo rimandati per un ragazzo che entra in campo per spaccare la partita.
LA RIPRESA
Nella ripresa il Sud Tirol sosterrà ritmi molto elevati senza però scalfire la padronanza di palleggio del Catanzaro, che con calma e lucidità continua a uscire dal basso anche se l’avversario ha il coltello fra i denti. Quando nei minuti finali Veroli spazza via un paio di palloni velenosi, Stoppa sfiora il raddoppio con un bel tiro a giro e D’Andrea conquista fallo difendendo palla su Masiello… improvvisamente cala il sipario su una partita che il Catanzaro ha vinto divertendosi e dimostrando di aver imparato la lezione circa l’importanza di salvaguardare il risultato senza snaturarsi.
Bisoli nella ripresa ha inserito subito Pecorino al posto di un evanescente Ciervo. Con il passare dei minuti si è giocato il tutto per tutto mettendo Siega al posto di Davi e sul finale Vinetot al posto di Cuomo, ma nell’insolito ruolo di attaccante aggiunto. Convincente l’ingresso di Cisco che ha riacceso le speranze di rimonta dei padroni di casa con alcuni pregevoli spunti. Vivarini ha impiegato un po’ a tamponare la mossa Cisco facendo entrare Veroli e Donnarumma per Krajnc e Katseris, quindi ribilanciando le marcature sulla corsia sinistra con la prima pressione di Donnarumma e le energie fresche di Veroli.
Foto: FC Südtirol