È stata una grande vittoria, ottenuta in rimonta, una caratteristica che nelle ultime quattro gare il Catanzaro ha dovuto tirare fuori, ad eccezione della sconfitta con il Parma, la rimonta è riuscita nel pareggio a Bari, ed in quello casalingo contro il Cittadella ed in questa bella vittoria ottenuta a “Marassi” in casa della Sampdoria. Ed aggiungiamoci che si è trattata della terza gara in soli sette giorni, una vittoria non facile anche per il ritorno dei doriani nel secondo tempo che qualche pericolo in più delle Aquile lo hanno creato, ma la squadra di Vivarini è stata capace di rimanere compatta, non si è disunita ha concesso comunque pochi spazi e si è resa pericolosa ogni volta che assi affidava alle ripartenze.
Un ritorno al successo, dopo l’unica sconfitta stagionale (quella con il Parma) e due pareggi che però non scuote più di tanto il tecnico delle Aquile: “E’ stata una vittoria importante, contro una squadra blasonata in un grande stadio davanti ad un pubblico davvero eccezionale. Questo non ci deve esaltare, noi dobbiamo continuare ad avere umiltà, dobbiamo fare quello che meglio ci riesce ed è quello di giocare al calcio”
Una serie B lunga e difficile il cui obiettivo delle Aquile rimane quello di una salvezza tranquilla, anche se la la classifica dopo la vittoria contro la Sampdoria proietta il Catanzaro al terzo posto, un terzo posto che non è frutto del caso, come sottolinea lo stesso Vivarini: “Io ho avuto la fortuna di lavorare su un blocco costruito già due anni fa, e in questo campionato arricchito con molti giovani interessanti che pian piano stanno venendo fuori. Nel calcio ci vogliono idee e capacità di metterle in pratica, noi ci stiamo riuscendo con il lavoro iniziato appunto due anni fa. Da me, alla proprietà passando per la società tutta sappiamo bene come affrontare questo campionato. Stiamo lavorando bene, certo inevitabilmente arriverà qualche altro stop, ma non dobbiamo perdere la convinzione di poter fare bene che nasce dal nostro lavoro”.
E quei ragazzi giovani chiamati in causa da Vivarini hanno ricambiato la fiducia del tecnico proprio quando oggi sono stati chiamati a dare il loro contributo, per la prima volta, infatti, il tecnico ha mandato in campo Ambrosino, Stoppa, D’Andrea e Oliveri: “Sono soddisfatto del loro contributo – sottolinea il tecnico – loro sono qui perché abbiamo ritenuto che siano forti e idonei alla nostra causa. Hanno potenziali enormi, gradualmente li stiamo buttando nella mischia senza mandarli allo sbaraglio. Confido molto sulle loro potenzialità”