C’è sempre una prima volta e quella prima volta non si scorda mai. È la prima vittoria del Catanzaro sul campo della Sampdoria nelle gare di campionato, la prima vittoria di Vivarini contro il collega Pirlo al loro primo scontro, e probabilmente per Pirlo sarà una sconfitta che gli costerà l’esonero. La quarta sconfitta stagionale casalinga su altrettante gare, la quinta in campionato davvero troppo poco per una squadra partita con ambizioni di alta classifica.
Opposto il cammino del Catanzaro che ai nastri di partenza si è presentato con l’obiettivo di una salvezza tranquilla si ritrova al terzo posto in classifica ed imbattuto fuori casa. Alla Sampdoria non basta uno scatto di orgoglio nel secondo tempo, al cospetto di un Catanzaro che di giornata in giornata cresce anche sul piano caratteriale, acquisendo quella giusta maturità per strappare punti pensanti. E la vittoria a “Marassi” è frutto di un lavoro paziente e certosino, di un Catanzaro ordinato che, quando riparte, sa fare davvero male.
Tre le novità nelle file delle Aquile rispetto al pareggio interno contro il Cittadella, il ritorno di Iemmello a far coppia li davanti con Biasci, Krajnc nella difesa a quattro sulla fascia sinistra e soprattutto Brignola sulla linea dei quattro centrocampisti che si piazza sul versante destro dando quella velocità in più che è una delle caratteristiche letali di questo Catanzaro. E proprio l’innesto di Brignola si rivelerà vincente.
Eppure, per Pirlo era iniziata nel migliore dei modi, dopo una mezz’ora in cui le due squadre si erano studiate riesce a sbloccare il match.
Al 32′ Barreca la mette al centro per Esposito che calcia debolmente e fuori ma viene colpito da Brighenti, calcio di rigore per la Sampdoria. Tra verifiche var e consultazioni con il direttore di gara trascorrono due minuti e viene convalidato il tiro dagli undici metri. Dal dischetto si presenta Borini che con un destro forte e a mezza altezza batte Fulignati.
La gioia del vantaggio dura un paio di minuti, al 36′ infatti le Aquile pareggiano i contri con la rete di Jari Vandeputte, un cross al centro dell’area sfila davanti all’area piccola e si insacca senza che Stankovic accenni un intervento.
La Samp sbanda il Catanzaro alza il ritmo e sfiora il gol del vantaggio al 40’ con Brignola che mette dentro un pallone sull’accorrere di Ghion ma la difesa doriana libera in affanno.
Ma il vantaggio del Catanzaro arriva al 45′, Barreca intercetta un cross di Iemmello che respinge di nuovo su Iemmello che rimette in mezzo un cross rasoterra su quale si avventa Brignola che infila a porta spalancata.
Si va sul riposo con il Catanzaro in vantaggio, sugli spalti festeggiano i 2500 tifosi giallorossi contrapposto l’umore dei tifosi doriani che sommergono di fischi la Sampdoria.
Nella ripresa la Sampdoria si affida ad uno scatto di orgoglio, fa qualcosa in più del Catanzaro, ma ai giallorossi va il merito di non aver mai perso la concentrazione, non concedono spazi agli avversari e controllando senza affanni riesco a portare in porto una vittoria importantissima. Si sale al terzo posto con 15 punti mentre la Sampdoria scivola addirittura all’ultimo posto.
Da segnalare l’esordio stagionale nelle file del Catanzaro, di Ambrosino subentrato al 78’ in sostituzione di Biasci.
SAMPDORIA (4-4-2): Stankovic; Stojanovic, Ghilardi, Murru, Barreca (Gonzales dal 78’); Girelli (De Luca dal 58’), Ricci (Yepes dal 78’), Vieira (Kasami dal 78’), Pedrola (Delle Monache dal 30), Esposito, Borini
Allenatore: Andrea Pirlo
A disposizione: Ravaglia, Askildsen, De Luca, Verre, Kasami, Malagrida, La Gumina, Giordano, Yepes, Gonzalez, Chilafi, Delle Monache.
CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Katseris (Oliveri dal 72’), Scognamillo, Brighenti, Kranjc; Vandeputte (Stoppa dal 59’), Ghion (Pontisso dal 72’), Verna, Brignola (Ambrosino dal 78’); Biasci (D’andrea dal 59’), Iemmello
Allenatore: Vincenzo Vivarini
A disposizione: Sala; Borrelli; Krastev, D’Andrea, Stoppa, Pontisso, Sounas, Oliveri, Miranda, Ambrosino, Veroli, Donnarumma.
Marcatori: Borini al 34’ (rig), Vandeputte al 36’, Brignola al 45’
Ammoniti: Ghion al 25’, Brighenti al 32’, Girelli al 40’, Biasci al 52’, Iemmello al 62’
Arbitro: Livio Marinelli di Tivoli.
Assistenti: Niccolò Pagliardini di Arezzo e Marco D’Ascanio di Ancona.
Quarto Ufficiale: Stefano Nicolini di Brescia.
Var: Paolo Mazzoleni di Bergamo.
Avar: Daniele Paterna di Teramo.