Da Vasco Rossi ai giallorossi il passaggio, cromatico e letterale, è semplice. Ma c’è un altro aspetto che lega il più famoso cantante rock italiano al Catanzaro: la velocità nel fare sold-out ai propri eventi. Così se l’interprete di “Siamo solo noi” riempie i 50mila posti dello stadio “Barbera” di Palermo in due ore, lo stesso fanno gli “autori” di “Che bello è” che, di certo, non potranno mai cantare “siamo solo noi”.
O meglio, guardando al numero di presenze al “Ceravolo” ovviamente non saremo solo noi ma arriveremo ad essere in 10 mila, non pochi ma buoni, ma tanti e festanti. In realtà l’accezione dell’espressione “siamo solo noi” bensì addice al popolo giallorosso per definirne l’unicità, la grandezza, la sana follia, l’amore per quei due colori.
Perché “siamo solo noi” capaci di fare due sold out in 24 ore, “siamo solo noi” capaci di riempire il settore ospiti del “Ferraris” di Genova a un mese quasi dalla data prevista del match, “siamo solo noi” pazzi da acquistare due biglietti per due partite in due giorni consecutivi, “siamo solo noi”, innamorati folli, da comprare prima il biglietto per una partita futura e poi per una più recente. Folli, unici, incredibili. Da record, ancora una volta perché nella storia del Catanzaro, a memoria, non si ricorda un doppio tutto esaurito del genere, nemmeno ai tempi della serie A. (benchè i modi di acquisto dei tagliandi fosse diversa).
Ma, d’altronde, c’era da aspettarselo da una tifoseria capace, negli anni bui dell’ultima serie B, di fare il record di presenze in trasferta come numero di chilometri percorsi. Era prevedibile da chi fa il record di abbonamenti della storia non in massima serie ma in cadetteria. Ed era tutto normale in questo 2023 da record in campo e sugli spalti con la trasferta di Salerno del 19 marzo come icona a testimonianza di tutto.
Segnali, ulteriori, di una passione ritrovata, di un amore mai sopito, di un rapporto verso due colori indescrivibile. O che forse, solo un genio come Vasco Rossi, forse, saprebbe trasformare in canzone. E questo è solo l’inizio e la speranza/credenza che il futuro sia migliore è testimoniato da questi sold out, di certo non gli unici della stagione. C’è la voglia e la fame di Catanzaro e la consapevolezza folle che questa stagione sia solo un’alba (chiara) per un futuro da grande.
Foto: US Catanzaro 1929