È durata poco ma è stato bellissimo anche perchè, nei tempi dei social, la modifica non ha sortito l’effetto sperato e il “danno” era fatto e già salvato sulle gallerie di tutti i cellulari dei tifosi catanzaresi. Consapevoli che, ancora una volta, è avvenuto un qualcosa di storico, unico, che sarà ricordato negli anni e usato come, ulteriore, mezzo per schernire ironicamente lo storico avversario. “Oh, ma ti ricordi quando pure la lega serie B vi ha preso in giro?”.
Eh già, perché per un tifoso del Cosenza ieri è stata proprio una brutta giornata. Prima la sconfitta sul campo contro la fresca riammessa Brescia, poi la vittoria del Catanzaro – anch’essa avvenuta contro una fresca riammessa – e infine il post della pagina ufficiale della Lega di serie B. Il celeberrimo detto “il lupo perde il pelo ma non il vizio” è stato modificato e la parola lupo sostituita dalla parola Aquila. Ovvero, il simbolo del Cosenza protagonista del modo di dire cancellato in favore di quello delle Aquile. Una gaffe – sicuramente involontaria – da parte della Lega che infatti ben presto modifica il post. Ma è troppo tardi: lo sfottò social è partito.
Davvero una brutta giornata per i lupi della Sila che prima hanno ceduto alle rondinelle, poi hanno visto vincere le Aquile, infine sono state depredate di un modo di dire che gli appartiene da parte dell’organo più alto della categoria. A dimostrazione che il Cosenza non riuscirà mai a volare e guarderà sempre le Aquile dal basso in alto e questo è davvero un “vizio” che mai perderà. Il tutto nella settimana in cui il tema delle prese in giro è tornato in auge per la vicenda Reggina. Anche lì, una scritta su una maglietta di un Gallo – volatile sì che ma non può volare – è stata modificata per indicare davvero cosa fare dopo essersi lavato i piedi.
Se Sparta piange insomma, Atene non ride, solo Catanzaro gongola e si gode il momento, la classifica, l’entusiasmo. Mentre da altri parti già soffrono per i loro risultati e per quelli della rivale, che viene esaltata anche dalla Lega serie B in cui è appena arrivata, mentre loro, che la frequentano da un po’, hanno sempre avuto un ruolo da comparsa. E di inferiorità, anche nei modi di dire. Perché se “il lupo perde il pelo ma non il vizio” è un detto famosissimo, non è mai celebre quanto “la matematica non è un’opinione”, terza frase più usata al mondo e creata dal catanzarese Bernardino Grimaldi. Che oggi lo direbbe guardando i punti in classifica del Catanzaro: 3 vittorie e un pareggio, uguale 10 punti: eh si, la matematica non è un’opinione. Lo è invece il fatto che il lupo perda solo il pelo, visto che in questo inizio di campionato il lupo perde…le partite di calcio.
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