I giallorossi dopo 6391 giorni di astinenza di successi in Serie B battono 2-1 la Ternana: decidono Biasci e il calco di rigore realizzato da Vandeputte.
Fulignati 7 – Un errore in disimpegno in avvio di match, ma in seguito attentissimo fra i pali e nelle uscite. Incolpevole sulla rete subita in chiusura di primo tempo. Strepitoso, nella ripresa, a rispondere alla fortuita deviazione di un compagno di squadra, su cross proveniente dalla sinistra, e ad un colpo di testa di Favilli. Reattivo
Šitum 6,25 – Buona prova difensiva. Poco pungente in proposizione offensiva. Accettabile.
Scognamillo 6,25 – Non sempre impeccabile, ma prestazione, nel complesso, priva di gravi distrazioni o leggerezze. Solido.
Brighenti 7 – Facendo leva, soprattutto, sulle sue notevoli capacità nell’anticipo, rappresenta ostacolo pressoché insormontabile per gli attaccanti ospiti. Sicuro.
Veroli 6,25 – Svolge con attenzione i compiti nella zona di competenza, pur manifestando, in qualche circostanza, alcuni difetti nel posizionamento. Applicato.
Oliveri 6,5 – Un ottimo inizio di match, impreziosito dallo splendido traversone che conduce al primo vantaggio delle Aquile. Si spegne gradualmente nel prosieguo, pur spendendosi bene nelle coperture difensive. Affidabile.
Ghion 7 – Raffinato e preciso nella distribuzione, intelligente e robusto in interdizione. Elemento insostituibile nello scacchiere giallorosso. Talentuoso.
Verna 6 – I palleggiatori avversari riescono spesso a metterlo in mezzo, e in fase di possesso non si dimostra efficacissimo nelle palle in uscita. Tuttavia, la voglia, l’impegno e la corsa gli valgono un voto positivo. Sufficiente.
Vandeputte 6,5 – Non ruba la scena, ma quando entra in possesso della sfera riesce sovente ad amministrarla con ordine, carisma classe, ed a creare qualche grattacapo o spavento alla difesa avversaria. Peccato per una buona opportunità fallita nella ripresa, ma un quarto di punto in più per la superba trasformazione del calcio di rigore decisivo ai fini del risultato finale. Elegante.
Iemmello 5 – Fuori condizione, e quindi incapace di incidere come potrebbe sul match. Bisognerà attenderlo con pazienza e fiducia. Rivedibile.
Biasci 6,5 – Realizza il punto dell’1-0, ed in seguito è abbastanza presente nella manovra offensiva, con qualche acuto. Ad esempio, un colpo di testa, nella seconda frazione, che finisce non lontano dalla porta avversaria. Icastico.
Pompetti (dal 59’) 7 – Rileva Verna e si rende protagonista di un eccellente esordio in campionato, grazie sia all’efficace opera di filtro sulla mediana sia alla precisione nei passaggi, anche a larghissimo raggio. Concreto.
Stoppa (dal 59’) 6,5 – Subentra a Oliveri. Non è fortunato in un paio di uno contro uno e neppure in una conclusione personale, ma ha stoffa e si nota. Valido.
Donnarumma (dal 59’) 5 – Sostituisce Iemmello… e il giudizio è assolutamente identico a quello già espresso per il numero 9. Anche l’aggettivo è giocoforza uguale. Rivedibile.
Krajnc (dal 79’) 7 – Sul terreno di gioco al posto di Veroli, ed alla prima presenza con la gloriosa casacca delle Aquile, regala l’impressione di difensore robusto, dotato anche di buonissima tecnica. Apprezzabili alcune iniziative offensive, sul versante mancino, ma soprattutto il taglio in favore di D’Andrea nella situazione conduce al penalty in favore del Catanzaro, poi trasformato da Jari Vandeputte. Positivo.
D’Andrea (dal 79’) 7 – Avvicenda Biasci, con impatto straordinario sul match. Prima una conclusione fuori non di molto, poi vari movimenti sul fronte d’attacco, ed infine una giocata di altissima scuola, in piena area di rigore, che costringe al fallo un difendente opposto. Il conseguente tiro dagli undici metri regala al Catanzaro la prima vittoria in campionato. Determinante.
Vincenzo Vivarini 7 – Prepara bene la partita, anche se la squadra, almeno nel primo tempo, soffre un po’ il pressing altissimo portato dagli ospiti. Soprattutto, però, gestisce alla perfezione il match medesimo, sfruttando al meglio, con indovinate sostituzioni, ed ordini adeguati, l’inevitabile stanchezza che la formazione avversaria inizia a provare dopo un’ora di gioco. Sagace.
Foto: US Catazaro 1929