“Un allenatore è qualcuno che ti dice quello che non vuoi sentire, ti fa vedere quello che non vuoi vedere, in modo che tu possa essere quello che hai sempre saputo di poter diventare.” In questa frase c’è la sintesi della vittoria del Catanzaro sulla Ternana, una gara difficile e complicata come lo sono tutte quelle della Serie B.
Di una cosa siamo certi, conoscendo il Catanzaro e conoscendo poco la Ternana, le Aquile in una condizione atletica migliore il conto con gli umbri, almeno con quelli visti a Lecce, lo avrebbero chiuso nel primo tempo. Ed invece abbiamo rischiato e di brutto anche, soprattutto al 77’ su quel colpo di testa di Favilli, entrato in campo da poco, c’è voluto il migliore Fulignati per salvare il risultato fin lì fissato sull’1-1.
Vivarini ripropone l’identica formazione scesa in campo a Cremona, schierata nel 4-4-2, e l’inizio sembra promettere bene e dopo solo dieci minuti il Catanzaro trova la rete del vantaggio con Biasci che raccoglie una respinta di Iannarilli su colpo di testa di Iemmello. La strada sembra spianata, ne è convinta anche la Ternana che si rinchiude dietro aspettando le occasioni giuste per la ripartenza. Il Catanzaro però non morde, Iemmello ancora lontano dalla condizione migliore non ha la lucidità necessaria per rendersi pericoloso quando ne ha la possibilità, i suoi compagni sembrano accusare la stanchezza e la Ternana prende coraggio e sul gong del primo tempo trova la rete del pareggio con Raimondo.
Nella ripresa ci si aspetta la reazione delle Aquile, ma non arriva, non è il Catanzaro brillante capace di far girare la palla come sa fare, non c’è ancora la condizione atletica giusta, il possesso palla c’è ma è sterile, non punge. In uno stadio deserto con soli 117 paganti (le due tifoserie con un comunicato avevano annunciato di disertare l’incontro per i pochi biglietti messi a disposizione) le indicazioni di Vivarini salgono fin sopra la tribuna stampa “Dobbiamo essere bravi prendere campo, riusciamoci e troveremo anche il gol”.
La svolta arriva dopo l’occasione mancata da Falletti al 77’, due miuti dopo Vivarini intuisce che c’è bisogno do forze fresche per spaccare la partita, dentro lo sloveno Krajnc per Veroli, ma soprattutto D’Andrea per Biasci.
L’ex Sassuolo cambia il match, all’85 si avventura in un doppio dribbling e calcia in porta di poco fuori. Due minuti dopo è sempre D’Andrea che entrato in aria fa fuori prima un avversario spalancandosi la visuale da dentro l’area di calciare a tu per tu con Iannarilli, ma non ne ha il tempo perché Proietti lo falcia a terra, calcio di rigore per le Aquile. Dal dischetto di presenta Vandeputte che non sbaglia. Il Catanzaro porta a casa un risultato importantissimo, peccato che ci sia poco tempo per recuperare perché mercoledi al “Ceravolo” arriva lo Spezia, ma la vittoria di questa sera può mettere quell’entusiasmo in più per accrescere una condizione atletica ancora molto distante dagli standard abituali.
Catanzaro (4-4-2): Fulignati, Situm, Scognamillo, Brighenti, Veroli (34’ st Krajnc); Oliveri (14’ st Stoppa), Verna (14’ st Pompetti), Ghion, Vandeputte; Biasci (34’ st D’Andrea), Iemmello (14’ st Donnarumma)
A disposizione: Sala, Krastev, Curcio, Brignola, Pontisso, Sounas, Katseris
Allenatore: V. Vivarini
Ternana (3-5-2): Iannarilli: Mantovani, Sorensen, Cilli; Diakité, Lobojko (18’ st Proietti), Luperini (18’ st Marginean), Pyyhtiä, Corrado (1’ st Favasuli); Raimondo (30’ st Failli), Falletti (36’ st Di Stefano)
A disposizione: Brazao, Capanni, Casasola,, Capuano, Paghera, Travaglini, Lucchesi
Allenatore: C. Lucarelli
Arbitro: Baroni
Assistenti: Barone e Ceolin
Quarto ufficiale: Di Reda
Var: Pairetto
Ass. Var: Di Marco
Angoli: quattro Catanzaro, sette Ternana
Recupero: 4‘ pt; 6’ st
Ammoniti: 8’ st Luperini (T), 10’ st Situm (C); 47’ st Sorensen (T)
Marcatori: 10’ pt Biasci (C), 45’ pt Raimondo (T); 43’ st Vandeputte (C) (rig)