Il 10 Settembre del 1933 segna l’esordio assoluto del Catanzaro in Serie B, al “Militare” arriva il Messina che l’anno precedente si era piazzato al 10° posto tra i cadetti e che rispetto alla stagione precedente aveva mantenuto la stessa intelaiatura inserendo soltanto tre acquisti.
La matricola Catanzarese ha rivoluzionato la rosa, ben 17 cessioni e 10 acquisti tra con diversi innesti provenienti dalla Serie A, tra cui il bomber Carlo Radice arrivato dal Palermo.
E sarà proprio Radice a realizzare il primo storico gol del Catanzaro in Serie B, al 50’ minuto di Catanzaro – Messina per il momentaneo vantaggio delle Aquile riacciuffate poi al 66’ da Borgo.
E l’arrivo dell’attaccante Carlo Radice a Catanzaro ha una motivazione del tutto particolare, soprannominato il Vichingo, per l’altezza e la prestanza fisica, oltre ai capelli biondi e gli occhi verdi indossò la maglia del Palermo dal 1929 al 1933, 62 reti in 106 presenze, temuto da tutti i portieri per la potenza del suo tiro che causava spesso degli infortuni.
Ma da Palermo dovette andare via in fretta e furia, rimase coinvolto in uno scandalo per una relazione extraconiugale che mise in serie difficoltà la società rosanero e la famiglia dello stesso attaccante.
Fu l’allenatore ungherese sulla panchina catanzarese Heinrich Schönfeld, che l’anno precedente allenava in Sicilia, a Trapani che venuto a conoscenza del problema, chiamò il collega e connazionale Gyula Feldmann sulla panchina del Palermo per convincere Radice a trasferirsi a Catanzaro.
Situazione che fu congeniale ai problemi dell’attaccante che nottetempo raggiunse i Tre Colli. A Catanzaro rimase una stagione collezionando 12 presenze e realizzando 6 reti.

Carlo Radice, 1933-34 Attaccante Catanzarese.