Il Catanzaro si è aggiudicato le prestazioni di Alfredo Donnarumma, in prestito dalla Ternana. Si tratta di un attaccante alto 180 centimetri per circa 75 chilogrammi di peso, di piede destro, impiegabile indifferentemente da prima o seconda punta, ma anche come esterno offensivo oppure trequartista.
Nato a Torre Annunziata (NA) il 30 novembre 1990, inizia a tirar calci al pallone nel club locale (il Savoia), che il 1° luglio 2005 lo cede al Catania. All’ombra dell’Etna, Alfredo è impiegato per tre stagioni nella Primavera. In totale, colleziona settantasei presenze, con ventotto marcature personali. Dal 2010/2011 al 2012/2013, l’attaccante cambia per tre volte casacca. Difatti, la società proprietaria del cartellino (il Catania, appunto) lo cede prima al Gubbio, poi alla Virtus Lanciano ed infine al Como. In Umbria, Donnarumma scende per venticinque volte sul terreno di gioco e realizza cinque reti. In Abruzzo, le presenze con la prima squadra sono dieci. Il ragazzo mai riesce ad iscrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori, ma è autentico crac nella formazione giovanile: otto apparizioni con altrettante segnature. In Lombardia, infine, riunisce trentuno presenze (di cui due nella Coppa Italia di serie C), impreziosite da diciassette goals ed un assist. Rientrato in Sicilia per fine prestito, nel 2013/2014 è ceduto a titolo definitivo al Cittadella. L’attaccante inizia bene il campionato, andando a segno per due volte in cinque partite (dalla quinta alla nona giornata). In seguito, però, un infortunio lo tiene lontano dal terreno di gioco per molte gare. Al rientro, è impiegato con il contagocce (soltanto tre volte dal primo minuto): tuttavia, riesce a mettere a referto ancora un goal ed un assist. Nella stagione successiva, il puntero è ceduto al Pescara che, però, lo gira subito in prestito al Teramo. Qui, Alfredo incontra per la prima volta un allenatore umile ma preparatissimo: Vincenzo Vivarini, che lo impiega in attacco con Gianluca Lapadula. La coppia si rivela micidiale per le difese avversarie, con il nuovo calciatore delle Aquile che realizza ventidue reti in trentotto apparizioni, rendendosi protagonista pure di otto servizi vincenti in favore dei compagni di squadra. Il Teramo vince il campionato di serie C, ma una penalizzazione di sei punti, inflitta dalla Corte d’Appello Federale per responsabilità diretta del Presidente Campitelli, esclude lo stesso club dalla partecipazione alla successiva serie B. Così, nel 2015/2016, Donnarumma si accasa a Salerno, dove rimarrà per due stagioni. Complessivamente, con la squadra granata colleziona settantuno presenze, con venti reti e sette assist. Nel 2017/2018, il calciatore è ad Empoli, dove ritrova Vincenzo Vivarini, che sarà però esonerato dopo diciannove gare e sostituito da Aurelio Andreazzoli. In ogni modo: entrambi i tecnici hanno fiducia nel calciatore, che li ripaga con ben ventuno segnature e cinque passaggi-gol in trentanove comparizioni sul terreno di gioco (di cui una in Coppa Italia). Il 13 luglio 2018, Alfredo è acquistato dal Brescia, e con questa squadra è protagonista di una stagione stratosferica: ventisette marcature in 2.792 minuti di gioco. Vale a dire, una ogni 103 giri di lancette, o se si preferisce poco meno di una a partita! Le rondinelle conquistano la promozione e confermano l’attaccante. Naturalmente la serie A è di livello più alto, ma Donnarumma riesce ad andare a segno per sette volte in campionato e per una in Coppa Italia. Le presenze totali sono trentadue, ma va rilevato che, fra la quattordicesima e la ventiseiesima giornata, il delantero è schierato dal primo minuto soltanto in due occasioni. Al termine della stagione, il Brescia retrocede in serie B, ma trattiene il calciatore. Più volte questi non è neppure convocato, e in quattro occasioni assiste alle sfide dalla panchina. Le apparizioni, alla fine, sono venticinque: non tantissime, ma comunque sufficienti, ad Alfredo, per riunire sette segnature e quattro servizi decisivi in favore dei compagni. Nel 2021/2022, il calciatore si trasferisce alla Ternana e vi si trattiene per due stagioni. Ottima la prima, con quindici marcature e quattro assist in poco meno di 2.100 minuti di gioco. Meno brillante la seconda, contrassegnata da una sola segnatura (e tre assist). Anche vero, però, che il ragazzo calpesta il terreno di gioco per soli 625 minuti, distribuiti in ventuno presenze di cui appena tre da titolare. Una stagione difficile quella appena trascorsa, in un club in cui spesso regnano caos e sfiducia, tant’è vero che la guida tecnica cambia per tre volte: Cristiano Lucarelli è sostituito da Andreazzoli alla quindicesima giornata per poi tornare in sella alla ventisettesima.
Insomma, una carriera lunga quella di Alfredo Donnarumma, che merita certamente un rapido riepilogo. Le presenze complessive, incluse quelle nelle squadre giovanili, sono 465. Più precisamente, i minuti di gioco sono 31.653. Le marcature personali sono 182, alla conseguente media di una ogni circa 174 giri di lancette. Quarantadue i servizi vincenti in favore dei compagni di squadra. Risibile il numero di cartellini gialli collezionati: soltanto ventiquattro, che significa uno ogni 1319 minuti di gioco, oppure, se si preferisce, uno ogni poco più di quattordici partite e mezza. Indizio evidente di calciatore correttissimo sotto il profilo disciplinare, confermato dalla assoluta assenza di rossi e di squalifiche.
Benvenuto in giallorosso!