Il Catanzaro ha raggiunto Villafranca, a due passi da Verona, sistemandosi presso l’Hotel Antares, struttura, dotata, fra l’altro, di splendidi terreni di gioco, dove Mister Vivarini, ed il suo staff, prepareranno la sfida che l’11 agosto vedrà le Aquile opposte all’Udinese allo stadio Friuli, noto anche come “Dacia Arena”. L’incontro è valido per i trentaduesimi di finale della Coppa Italia Frecciarossa. La qualificata, nel turno successivo, affronterà la vincente della partita fra Cagliari e Palermo.
Naturalmente, nella preparazione ad una gara, e dunque anche in Veneto, compito tattico-strategico dell’allenatore è quello di trasmettere le proprie idee ai ragazzi, ma sempre considerando che si va ad affrontare un’avversaria che ha caratteristiche proprie e particolari. In conseguenza, il lavoro si divide fra pratica e teoria. I calciatori devono sudare sul campo di allenamento, con o senza pallone, ma anche recepire i dettami del tecnico, per le varie situazioni che si possono presentare e per colpire la formazione opposta nei suoi punti deboli. Non si è in possesso delle immagini, ma è verosimile ritenere che, in ottica partita, una delle esercitazioni sarà incentrata su passaggio, controllo della sfera e postura del corpo. Un’altra, quasi certamente, sarà effettuata per riprendere una delle manovre offensive più volte ammirate nella passata stagione. Due centrocampisti centrali si muovono a pendolo creando lo spazio per ricevere. Il ricevitore, appunto, trova la trasmissione su un esterno, il quale, massimo a due tocchi, scarica sul trequartista o sulla punta che è venuta incontro, per poi gettarsi negli spazi e nella profondità assieme ad altri compagni. S’intende che la preparazione, cui si sta accennando, prevede vari altri aspetti, fra cui quelli dell’alimentazione e del corretto ritmo fra sonno e veglia.
Ora, però, inutile nascondersi dietro un dito. La formazione che fra due giorni ospiterà le Aquile è ormai da anni nella massima divisione italiana, ed è quindi ampiamente favorita. In ogni modo, quando si accenna all’Udinese, si deve necessariamente pensare alla sua struttura di scouting, un’autentica eccellenza. La società friulana non dispone di risorse economiche pari, od anche analoghe, a quelle dei maggiori club di Serie A: tuttavia, riesce a visionare tantissimi prospetti sconosciuti nell’Europa occidentale. Fra l’altro, la task force dei selezionatori possiede una grande sala, all’interno dell’impianto sportivo, dotata di ben settantacinque schermi sui quali sono trasmesse le immagini i calciatori di tutto il globo. In una settimana, grazie alla collaborazione con una società di video-scouting, possono essere osservate duecento partite. È per merito di questi sistemi che da Udine, nel corso degli anni, sono transitati elementi pagati pochissimo e rivenduti a cifre notevoli, quali Alexis Sánchez, Gökhan Inler e Duván Zapata. Il prossimo, probabilmente, sarà Norberto Bercique Gomes Betuncal, meglio noto come Beto, il cui valore, in soli due anni, è cresciuto in maniera esponenziale. Acquistato nel 2021 dal Portimonense (Portogallo) per cinque milioni, è stato poi riscattato al doppio della somma: oggi, l’Inter o le altre società interessate dovranno sborsarne almeno venticinque per aggiudicarsi l’attaccante.
Nella corrente stagione, il tecnico è il confermato Andrea Sottil, piemontese quarantanovenne, il cui modulo preferito è il 3-5-2. L’Udinese ha una rosa piuttosto ampia, ed è quindi difficile immaginare l’undici che dal primo minuto sarà opposto alle Aquile. Provando a fare un’ipotesi, davanti al portiere, da scegliere fra Silvestri e Padelli, i centrali potrebbero essere Kabasele, Bijol e Pérez. Alternative sono Ebosse e Masina, ma anche i giovanissimi James Abankwah e Axel Guessand. Sugli esterni potrebbero agire Ferreira a destra e Hassane Kamara a sinistra, sebbene ci siano anche le opzioni Ebosele e Zemura. Fuori gioco, invece, Kingsley Ehizibue, alle prese con un problema ai legamenti. In mediana i favoriti ad indossare una maglia da titolare potrebbero essere Zarraga (recente acquisto dall’Athletic Bilbao), Walace e Lovrić, ma scalpitano certamente Etienne Camara e Domingos Quina. Minori possibilità per Marco Ballarini, a Trento nel 2022/2023. Quanto alle punte, il richiamato Beto potrebbe essere risparmiato, proprio perché in odore di cessione. Sicuramente non prenderà parte alla sfida Gerard Deulofeu, infortunato. In assenza del portoghese, la scelta potrebbe ricadere su Lorenzo Lucca e Brenner. Naturalmente, Isaac Success, Vivaldo Semedo e Florian Thauvin sono ottime alternative, senza dimenticare Aké (giunto a Udine dalla Juventus) ed il giovanissimo talento Simone Pafundi.
Insomma, il Catanzaro è atteso da una prova durissima. Nondimeno, il calcio è lo sport più bello del mondo perché non esiste un vincitore scontato. Al massimo ce n’è uno logico, ma è risaputo che proprio la logica, nel calcio stesso, segue talvolta delle strane vie. Altrimenti, nel corso della storia, mai si sarebbe assistito ad esiti clamorosi.
Forza ragazzi!