Ha destato curiosità la difesa proposta ieri da mister Vivarini nell’amichevole contro la Fiorentina, schierata a 4 con Brighenti e Krasev centrali con il supporto di Scognamillo e Situm laterali. Da quando il tecnico di Ari siede sulla panchina del Catanzaro non era mai successo. 70 panchine in competizioni ufficiali con un modulo collaudato che ha divertito, il 3-5-2 modulo cambiato soltanto in tre occasioni ma la difesa schierata sempre a 3, passando infatti ad un 3-4-1-2.
Quella difesa a 3 nel Catanzaro è stata sempre pura, neanche a Bari lo era stata così tanto nel credo di Vivarini, che se pure schierata a 3 aveva in Braga il supporto che si abbassava spesso e volentieri. Inoltre, sempre in Puglia, Vivarini subentrò in corsa a Cornacchini che nelle ultime partite schierava il 3-5-2 dopo essere partito con un 4-4-2 in funzione di come era stata costruita la squadra.
Un esperimento o c’è qualcosa in più? Intanto la difesa a 4 è piaciuta, nessuna sbavatura così come è piaciuto tutto il Catanzaro del primo tempo e per ritrovare una squadra di Vivarini schierata dietro a quattro, bisogna ritornare alla sua esperienza sulla panchina dell’Entella, nel 2021 con una formazione schierata con il 4-3-1-2 a rombo e se invece dobbiamo trovare in Vivarini una sua squadra con il 4-4-2 il viaggio a ritroso nel tempo è ancora più lungo, esattamente nella parte finale del campionato 2015-2016 quando guidava il Teramo.
Infine, c’è un’altra curiosità nell’arrivo del match analyst Massimo Carcarino (come vi abbiamo anticipato in esclusiva LEGGI QUI), la sua esperienza è stata sempre al servizio di allenatori che hanno schierato la difesa a quattro, lo fu prima con De Zerbi al Sassuolo che predilige il 4-2-3-1 e successivamente con Dionisi, sempre al Sassuolo, che gioca con il 4-3-3. E se non bastasse aggiungiamo ancora una curiosità, la scorsa stagione Carcarino declinò l’invito di Spalletti di raggiungerlo al Napoli, ed anche il tecnico toscano gioca con la difesa a 4 nel modulo 4-3-3.