In un articolo del Corriere della Sera a firma di Carlo Macri, il 1° dicembre 2022, veniva sottolineato come in Italia: “le grandi holding americane si sono impossessati di molti gran club italiani di A e B, con obiettivo il profitto, il calabrese Floriano Noto ha messo mano al portafogli per acquistare la squadra della sua città”.
A distanza di qualche mese il Catanzaro ha conquistato la promozione in Serie B, e quello che Macri aveva evidenziato dalle colonne del più importante quotidiano italiano, oggi si palesa in tutta la sua verità.
Sulla Serie B pende ancora l’incertezza dell’iscrizione di Reggina e Lecco, alla finestra pronti a subentrare Brescia e Perugia, ma anche il Foggia (sconfitto proprio dal Lecco in finale playoff) è pronto a far valere le proprie ragioni di ripescaggio avvalendosi delle norme NOIF che indicano in 4 i club aventi diritto alla promozione in Sere B. Il format, come è stato ribadito nell’Assemblea di Lega che si è tenuta ieri, rimarrà invariato, 20 squadre e nessun allargamento.
In questo nostro approfondimento sulle proprietà delle squadre che il prossimo anno parteciperanno al prossimo campionato di Serie B 2023-2024, abbiamo inserito anche Reggina e Lecco.
La Serie B può vantarsi di avere tantissime proprietà solide, da Industriali e Banchieri inseriti da “Forbes” nella classifica dei uomini più ricchi del mondo, al modello di public company. Cc’è proprio di tutto, andiamo a vedere i competitor della Holding Noto.
U.S. Catanzaro: Holding Noto - Gruppo AZ
La storia del Gruppo AZ S.p.a. inizia nel 1979 grazie all’intuito imprenditoriale del Commendatore Leonetto Noto, che apre il primo supermercato AZ a Catanzaro. Quattro decenni di duro lavoro, di impegno, di dedizione assoluta, di rischio imprenditoriale, di passione, di rapporto continuo e diretto con il territorio di riferimento hanno portato il Gruppo AZ S.p.a. ad essere uno dei leader della GDO calabrese. Dopo aver aderito al gruppo Végé, nel 2007 l’AZ S.p.a. sigla un accordo di franchising in esclusiva con il retailer francese Auchan, espandendosi ulteriormente in tutte le 5 province del territorio calabrese. In seguito alla crisi del settore, l’AZ S.p.a. ha deciso di ridefinire le proprie strategie di sviluppo, focalizzando la propria offerta commerciale sulla qualità e la convenienza dei prodotti a marchio, oltre che su valori quali l’attenzione al cliente, la trasparenza e il rispetto per l’ambiente, l’etica e la legalità. sul cliente. Nel 2017, è stato siglato il primo accordo nazionale di master franchising fra Coop Alleanza 3.0 e il Gruppo AZ S.p.a. a testimonianza della serietà e capacità imprenditoriale dell’azienda calabrese. Per la prima volta nel corso della propria storia aziendale, Coop Italia, primo player nazionale della GDO italiana, ha riconosciuto ad una impresa non facente parte del circuito cooperativo il diritto all’utilizzo della propria insegna e del marchio Coop. La partnership con Coop Alleanza 3.0 prevede un accordo in esclusiva per l’apertura in franchising anche nelle province di Salerno, Potenza e Messina, ampliando così il suo mercato per prospettive future legate a nuovi territori. Oggi, il Gruppo AZ rappresenta una delle realtà aziendali più consolidate nel sud Italia con 39 punti vendita: a) 16 punti vendita diretti con insegna Coop; b) 12 punti vendita con insegna IperCoop; c) 11 punti vendita Coop in affiliazione; d) 3 Centri distributivi; e) 1 centro di lavorazione Take Away.
Il Gruppo Az S.p.A. è retto dai fratelli Noto, Floriano, Desiderio e Gino e il 6 luglio del 2017 acquistano la l’85% delle quote dell’U.S. Catanzaro, per poi completare l’opera con il 100% ad un anno di distanza.
Presidente dell’U.S. Catanzaro è l’Ing. Floriano Noto.
Ascoli: Massimo Pulcinelli
La divisione delle quote societarie del club di Corso Vittorio Emanuele è la la seguente: il 51% appartiene alla Ferinvest Italia S.r.l., la holding della Famiglia Pulcinelli, il 20% a Distretti Ecologici della Famiglia Passeri, il 19% alla North Sixth Group rappresentata da Matt Rizzetta e il 10% a Rabona Mobile della Famiglia D’Alessandro.
Massimo Pulcinelli è presidente di Bricofer ilGruppo conta un totale di 123 punti vendita, 2400 dipendenti, ed è il primo gruppo italiano
nel settore del fai da te.
Presidente dell’Ascoli è Carlo Neri, manager ed amico personale di Massimo Pulcinelli
Bari: Aurelio De Laurentis
La proprietaria del Bari è la Filmauro, compagnia cinematografica della famiglia De Laurentiis, che possiede anche il Napoli. La nuova normativa impone al patron Aurelio di vendere una delle due società entro due anni.
Aurelio De Laurentiis è produttore cinematografico e presidente del Napoli.
Figlio di Luigi e nipote di Dino De Laurentiis, Aurelio è titolare della Filmauro, società leader nella produzione e distribuzione cinematografica italiana e internazionale fondata con il padre Luigi nel 1975.
Dal 2004 è proprietario del Napoli, rilevato dopo il fallimento della vecchia società sportiva calcio Napoli e la retrocessione in Serie C1. Dal 2018 è anche proprietario del Bari.
Presidente del Bari è Luigi De Laurentis, figlio di Aurelio
Cittadella: Gabrielli S.p.A. Unipersonale
La Gabrielli S.p.A. Unipersonale, in passato Siderurgica Gabrielli S.p.A., è una società italiana operante nel settore della siderurgia. È il secondo gruppo siderurgico italiano.
È stata fondata a Cittadella in provincia di Padova nel 1954 da Angelo Gabrielli. Inizia con l’attività di commercializzazione di laminati mercantili, tubi e lamiere. Oggi la ditta trasforma e distribuisce un volume di poco inferiore alle 400 000 tonnellate di lamiera all’anno.
Il Gruppo Gabrielli oltre alla Gabrielli S.p.A. comprende anche la Metalservice di Cittadella, la Venetanastri e la Gavinox di San Fior, la Metalplasma di Curtarolo, la Varcolor di Quinto Vicentino e la Ocsa di Crocetta del Montello. Il tutto è controllato a sua volta dalla holding della famiglia Gabrielli, SO.FI.D.A. S.r.l. (Società Finanziaria Distribuzione Acciaio), con sede a Vicenza.
Dal 1973 anno di nascita del Cittadella Calcio la Gabrielli S.p.A. è proprietaria e sponsor.
Presidente del Cittadella è Andrea Gabrielli
Cittadella: Robert e Michael Hartono
Robert e Michael Hartono fondatori del marchio di sigarette Djarum, uno dei più famosi di tutta l’Asia. Multimiliardari, in Indonesia comandano un impero: oltre alla maggioranza della Bank Central Asia, con un ruolo di primo piano in e-commerce, piattaforme streaming, produzioni cinematografiche, bibite, società di elettronica e compagnie di viaggi. Secondo “Forbes” i due indonesiani sono tra i 100 uomini più ricchi del mondo e tra primi 10 proprietari più ricchi nel mondo dello sport.
Vantano un impero economico che si aggira oltre i 40 miliardi di dollari. In tre stagioni hanno portato i lariani dalla Serie D alla Serie B.
Dennis Frank Wise è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore britannico, di ruolo centrocampista, Il 9 maggio il Como gli affida il ruolo di consulente esterno per conto della SENT Entertainment dei fratelli Hartono e dal febbraio 2021 lo nomina l’amministratore unico del club
Cosenza: Eugenio Guarascio
Eugenio Guarascio, nato a Parenti in provincia di Cosenza, Imprenditore, Presidente di Ecologia Oggi SpA, Editore di GRH Srl Editoria e Comunicazione e Presidente del Cosenza Calcio dal 2011
Cremonese: Giovanni Arvedi
Il “core business” del Gruppo Arvedi è costituito da attività siderurgiche primarie e di trasformazione, con volumi di oltre 4,3 milioni di tonnellate e un fatturato consolidato nel 2018 di circa 3,1 miliardi di euro, che danno impiego a oltre 3.600 persone, di cui oltre 2.400 in territorio cremonese.
Nel febbraio 2022 diventa l’azienda più siderurgica più grande in Italia con l’acquisto di Acciai Speciali Terni.
Ad aprile “Forbes” lo inserisce nella speciale classifica “ Billionaires 2023” tra gli uomini più ricchi d’Italia, attribuendogli un patrimonio di 1,7 miliardi di dollari. Si piazza secindo alle spalle di Del Vecchio.
Dal 2007 è proprietario della Cremonese e nel consiglio di Amministrazione ci piazza Paolo Rossi, amico e commercialista a cui affida la presidenza del sodalizio grigio-rosso.
Feralpisalò: Giuseppe Pansini
Poco più di 10mila abitanti, il comune di Salò, è il più piccolo comune ad aver una squadra in Serie B e il secondo più piccolo d’Italia dopo la favole del Castel di Sangro nel 1996-1997.
E’ anche tra i più giovani club calcistici italiani, nato nel 2009 per volere di Giuseppe Pansini, già presidente di Confindustria Lombarda e a capo dal 1983 del gruppo siderurgico Feralpi fondato nel 1968 da Carlo Pansini.
La Feralpisalò nasce da una fusione tra l’ Associazione Calcio Salò e Garda
Oggi il fatturato del gruppo asiderurgico si avvicina ai 2 miliardi di eruo e vanta 1826 dipendenti.
La Feralpi ha diverse quote di minoranza ripartiti in 60 soci circa.
Lecco: Paolo Di Nunno
Dalla favola al ritorno in Serie B dopo 50 anni all’incubo di poterla perdere dopo soli 15 giorni a causa di uno stadio non a norma idoneo ai criteri strutturali per ottenere la licenza al campionato di Serie B. Sono ore di angoscia a Lecco, e lo saranno fino al 30 giugno data in cui la COVISOC e la Commissione dei criteri struturali si pronunceranno sull’incartamento che le 20 società hanno prodotto per partecipare al campionato di Serie B 2023-2024.
Paolo Di Nunno rilevò il Lecco all’asta giudiziaria nel 2017, e da li ha ridato credibilità al club. Giò con una esperienza alle spalle nel mondo del calcio nelle vesti di presidente del Canosa Calcio 1948.
Paolo Di Nunno nasce a Canosa di Puglia, ma sviluppa tutta la sua carriera da imprenditore in Brianza. Nella provincia di Milano fonda la Elettronica Videogames di Coromano. Una società per azioni tra le più importanti nella produzione di apparecchi e schede per le slot machine.
Modena: Carlo Rivetti
Il 27 maggio 2021 è ufficiale, la proprietà del Modena Fc passa dalla Kerakoll alla Rivetex della famiglia Rivetti.
Imprenditore nel settore dell’abbigliamento a capo di Sportswear Company Spa, Rivetti è stato presidente e socio direttore creativo del marchio Stone Island e socio di minoranza della Moncler.
Palermo: Mansour bin Zayed Al Nahyan
Il 4 luglio 2022, la società diventa ufficialmente di proprietà del City Football Group per l’80% delle quote, il restante 20% resta in mano alla società di Mirri ed al gruppo “Amici Rosanero“. La holding, di proprietà dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, controlla tra gli altri Manchester City e New York City.
City Football Group, questo il nome della holding che ha acquisito il Palermo (l’80% delle quote). Il 77% della holding è di proprietà della Newton Investment and Development LLC, società con sede ad Abu Dhabi chefa capo allo sceicco Mansour, già proprietario del Manchester City. Il resto delle quote è degli americani di Silver Lake (14,54%) e dei cinesi di China Media Capital (8,24%).
La presidenza è retta da Carlo Mirri, che con il gruppo Mirri detiene il 20% delle quote del club dopo che nel 2019 aveva vinto il bando indetto dal Comune per l’assegnazione del titolo sportivo del club ripartito dalla Serie D.
Parma:
A settembre 2020 la famiglia statunitense Krause diviene azionista di maggioranza della società. A capo dell’azienda statunitense c’è Kyle Krause, l’azienda ha interessi diversificati che abbracciano retail, logistica, turismo, vino, real estate, agricoltura e club sportivi.
La proprietà del Parma è oggi suddivisa in: 90% Krause Group, 9% Nuovo Inizio e 1% Parma Partecipazioni Calcistiche, la società che riunisce l’azionariato diffuso dei tifosi.
Pisa:
A gennaio del 2021 c’è una importante novità nell’assetto societario del Pisa, infatti entra in scena Alexander Knaster che acquisisce dalle famiglie Ricci-Palletti il 75% delle quote. Il restante 25% resta in mano al gruppo Ma.Gi.Co s.r.l. guidato da Giuseppe Corrado che ricopre anche il ruolo di presidente del sodalizio Nero-Blu.
Magnate russo-americano, si valuta che il suo patrimonio personale sia stimato in circa 2.2 miliardi di dollari.
Nato a Mosca nel 1959 ma trasferitosi negli Stati Uniti all’età di 16 anni, Alexander Knaster è fra i 400 uomini più ricchi del pianeta secondo “Forbes”. A metà degli anni 90’ è divenuto il capo di Alfa Bank, la più grande banca commerciale privata della Russia. Ora Knaster è a capo di Pamplona Capital Management, una società di private equity britannica da lui fondata nel 2005, i cui clienti includono anche Alfa Group-
Reggiana: Romano Amedei
Sono 7 i soci che detengono le quote della neo promossa Reggiana, con Romano Amadei che ha la fetta più grande pari al 43,79% delle azioni della Reggiana, il restante 56, 21%è suddiviso Carmelo Salerno con 29,40%, Cesare Roberto 8,47%, Giuseppe Fico 5,42%, Luca Quintavalli 5,42%, Mauro Carretti 5,42% e Iller Reggiani 2,08%.
Presidente e Carmelo Salerno, titolare della Safim Srl (Logistica Intermodale, dei Servizi Marittimi e Portuali e del Brokeraggio Marittimo Internazionale) calabrese di origine, nato infatti nel 1971 a Montegiordano in provincia di Cosenza.
Reggina: Felice Saladini
L’avventura di Felice Saladini alla guida del club calabrese è ai titoli di coda, dopo solo un anno. Ma rischia di esserlo anche la stessa società Reggina, uscita vittoriosa da un concordato fallimentare ottenendo un omologa del credito con un abbattimento dei debiti addirittura del 95%.
Nella recente domanda di iscrizione alla Serie B 2023-2024 sembra non aver versato i pagamenti irpef di quasi 800 mila euro, necessari secondo le modalità NOIF insieme a tutti gli altri pagamenti. La Reggina attende il verdetto della COVISOC fissato per il 30 giugno. Di recente si è dimesso il presidente Marcello Maria Orione Cardona per lasciare, secondo lo stesso Saladini, ampia facoltà di scelta al ristrutturamento societario di una nuova proprietà pronta a subentrare allo stesso Saladini.
Felice Saladini proprietario dal 2022, imprenditore nel mondo dei servizi commerciali digitali CEO MeglioQuesto SpA e Enjoy srl, quest’ultima società che ha formalmente acquistato il club.
Sampdoria:
La Sampdoria è stata sull’orlo di essere cancellata dal panorama calcistico italiano, a salvarla ci hanno pensato il 30 maggio Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi.
Radrizzani arriva a Genova già con un bagaglio di esperienza nel mondo del calcio, ex azionista del Leeds United .
Manfredi è invece CEO di Gestio Capital a Londra, è stato nell’esercito italiano e ha avuto molti incarichi di prestigio nel mondo bancario.
Spezia: Robert Platek
Nel 2021 Robert Platek rileva il 100% delle quote dello Spezia.
Finanziere americano, 56 anni possiede già altre due squadre di calcio, il Sonderjyske in Danimarca e il Casa Pia in Portogallo.
Inoltre, ha finanziato l’acquisto del Burnley e ha trattato l’acquisto del Sunderland in Inghilterra.
Robert Platek, 56 anni, possiede una casa di famiglia in Virginia, aRutgers Universityd Arlington, una casa e un ufficio a Washington, dove risiede a poche decine di metri dalla Casa Bianca. Ha studiato nel New Jersey, alla , laureandosi nel 1986. Per 4 anni è stato analista finanziario alla Chase Manhattan Bank e, dal 1991 al 1994, membro dell’High yield trading group di Citicorp securities. Ha fondato Lp, Griffin Partners e Plymouth Partners, prima di entrare nel 2002 nella Msd Capital, di cui è diventato partner 4 anni più tardi.
Il fondo Msd Capital fu creato allo scopo di amministrare l’enorme patrimonio di Michael Dell, miliardario numero uno della Dell, di cui Platek rappresenta uno degli uomini di fiducia. Oggi Robert Platek portfolio manager del team credit opportunities di Msd Partners.
Msd Capital non vanta alcuna partecipazione nella transazione. Come risulta da nota ufficiale, l’acquisto dello Spezia è un investimento personale della famiglia Platek: a Robert si aggiungono la moglie Laurie, i tre figli, Amanda, Caroline e Robert Jr., e il fratello Philip, che ricopre la carica di presidente.
Sudtirol:
il 90% delle quote del club biancorosso è suddiviso tra una trentina di soci, tra cui spiccano Hans Krapf (titolare della ditta Duka) e l’azienda Forst con direttore amministrativo Gerhard Comper che detiene anche la carica di Presidente del club.
Krapf detiene la quota più alta, il 10% appartiene alla società dilettantistica FCD Alto Adige, legata al vivaio dell’FCS e aperto all’affiliazione di comuni cittadini.
Ternana:
Stefano Bandecchi, livornese di nascita, 62 anni, fondatore e presidente dell’Università Niccolò Cusano e dal 2017 ricopre anche la carica di presidente della Ternana calcio.
Da qualche giorno è anche sindaco di Terni.
Ed è proprio quest’ultima carica ad aver instaurato una incopatibilità con la sua proprietà e presidente del clun rosso-verde. E’ stato lo stesso Bandecchi ad annunciare di voler cedere la società, mantenendo la carica di sindaco.
Venezia:
VFC Newco 2020 LLC proprietario dal 2020 del Venezia.
Rappresenta un fondo di più investitori americani, Presidente Duncan Niederauer ex partener di Goldman Sachs e Amministratore delegato della Borsa di New York.
Duncan Niederauer nasce a New York, nel 1959 è membro del consiglio d’amministrazione della First Republic Bank, oltre ad essere indipendent director della Realogy Holdings Corporation, attiva nel settore del mercato immobiliare. Il suo patrimonio personale è stimato intorno agli 1,3 miliardi di euro, e può vantare la partecipazione in diverse associazioni filantropiche e culturali, tra Sudamerica e Stati Uniti.
Il 23 giugno 2023 inaugura “Ca’ Venezia“, la nuova sede del club arancioneroverde. Una struttura acquistata per dieci milioni di euro che comprende al suo interno sei campi da calcio, gli uffici della società e tutto il necessario per la prima squadra.