Massimo Cellino, presidente del Brescia non si arrende, e vuole la Serie B a tutti i costi, e la vuole a discapito della Reggina.
La società lombarda contesta alla Reggina:
“Non definitività del piano di ristrutturazione del debito“, visto che Inps, Irpef e Agenzia delle Entrate possono presentare ricorso alla Corte d’Appello entro il prossimo 12 luglio. Ricordo peraltro presentato dal Brescia.
“Incompatibilità” tra quanto statuiti dall’ordinamento sportivo (“pagamento integrale del debito”) e quello civilistico.
“Non fattibilità del piano“, visto che, secondo il Brescia Calcio, il pagamento delle somme dovute per l’iscrizione si attestano sui 8,7 milioni di euro e il club, lo scorso 30 aprile, aveva in cassa 405mila euro.
“Indice di liquidità“, la Reggina non sarebbe in regola sotto questo aspetto, almeno al 30 aprile scorso. Questo comporterebbe il blocco del mercato e impedirebbe il regolare svolgimento del campionato Prof.
Cellino pretende chiarezza in merito alla ristrutturazione del debito dei granata che consentirebbe di iscriversi al campionato cadetto. Per essere in regola i calabresi dovranno versare 7.5 milioni di euro entro la mezzanotte del 20 giugno, per sanare le posizioni relative a stipendi dei giocatori, contributi Irpef e Inps. Il Brescia, inoltre, ha comunicato di aver inoltrato alla Procura Federale presso la FIGC e alla Procura Generale del CONI Notizia di illecito e richiesta di esercizio del potere disciplinare ai sensi dell’art. 118. Se la Reggina non dovesse riuscire a iscriversi, in quanto sconfitta ai playout a essere ripescata sarebbe proprio la società lombarda.
Con un comunicato ufficiale il Brescia oltre a presentare domanda di iscrizione alla Serie C ha annunciato di averla presentata anche per la Serie B: “Brescia, presentata la domanda d’iscrizione in Serie B e in C: “Brescia Calcio comunica che, in data odierna, ha provveduto a presentare la domanda di iscrizione al Campionato Lega Nazionale Professionisti Serie B 2023/2024”.