Mancano 78 giorni allo start del fischio di inizio della nuova stagione di Serie B 2023-2024, e al momento sono 14 le squadre che, teoricamente, hanno acquisito il diritto di parteciparvi ma ufficialmente sarà sancito dopo tutti gli iter burocratici imposti dalla Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche).
In totale saranno 20 le compagini ai nastri di partenza, di cui:
9 squadre provengono dalla serie B 2022-2023: Reggina, Venezia, Palermo, Modena, Pisa, Ascoli, Como, Ternana e Cittadella.
3 squadre promosse dalla Serie C: Catanzaro, Reggiana e Feralpisalò
3 Squadre dalla retrocessione della Serie A: Sampdoria, Cremonese ed un tra Verona e Spezia.
3 Squadre tra le eliminati dai play off per la Serie A: Bari, Sudtirol, Cagliari e Parma
1 Squadra vincitrice dei playout di Serie B tra: Brescia e Cosenza
1 Squadra vincitrice di playoff di Serie C tra: Pescara, Foggia, Cesena e Lecco.
Per avere il quadro completo bisognerà attendere l’11 giugno data in cui si disputeranno le finali dei playoff di Serie B e Serie C.
Come abbiamo già visto nei giorni scorsi, saranno circa 8 milioni di euro gli introiti derivanti dalla legge Melandri dei diritti TV (leggi qui……..) che andranno nelle tasche di ogni club, ma c’è chi addirittura potrà contare su cifre maggiori. Parliamo delle 3 squadre retrocesse dalla Serie A che si divideranno complessivamente 60 milioni di euro derivanti dal paracadute.
Che cos’è il paracadute
Nasce nel 2009 dopo la scissione tra la Lega di Serie A e la Lega di Serie B diventata esecutiva nel 2010. Quello che portò alla scissione fu il mancato accordo per la ripartizione dei diritti televisivi. Nella scissione e la nascita della Lega di Serie A e Lega di Serie B si decise di creare un paracadute economico, in soccorso delle squadre retrocesse dalla Serie A. Valutazione per evitare possibili crack finanziari e permettere ai club di non dover svalutare tutto il capitale tecnico a disposizione, ovvero la possibilità di poter comunque mantenere, almeno parzialmente, il monte ingaggi.
Le cifre del paracadute
Dalla retrocessione in Serie B ogni club perde in media qualcosa come 32 milioni di euro di diritti televisivi (i 40 percepiti in serie A contro gli 8 della Serie B), si arrivò quindi ad un compromesso, destinare alle 3 squadre retrocesse un totale di 60 milioni di euro, da ripartire in un criterio di fasce.
Le fasce di ripartizione
Sono tre, determinate con i criteri di anzianità dei club in Serie A. Più si è giocato e più alto è quanto si riscuote in cassa.
FASCIA A – 10 milioni di euro:
Vanno alle società neopromosse che non sono riuscite ad ottenere la salvezza al loro primo anno di Serie A
In questo caso alla Cremonese
FASCIA B – 15 milioni di euro:
Questa cifra invece viene messa a disposizione delle squadre che hanno disputato almeno due anni in Serie A nelle ultime tre stagioni
Nessuna delle tre retrocesse di questo campionato è inclusa in questa fascia.
FASCIA C – 25 milioni di euro:
La cifra più alta è invece destinata ai club che hanno disputato la Serie A in almeno tre delle ultime quattro stagioni.
In questo caso Sampdoria ed una tra Verona e Spezia
La modalità di erogazione nelle casse dei club retrocessi è del 40% il giorno successivo alla retrocessione, il restante 60% invece viene garantito entro due settimane dall’inizio della nuova stagione.